Politica
Migranti, calano gli arrivi: ok gli accordi internazionali
Dai quasi 90mila arrivi del 2023, quest'anno si è scesi a poco più di 30mila arrivi di migranti nella penisola. È lotta tra le politiche di destra e di sinistra
Immigrazione in Italia: calano del 60% gli sbarchi dei migranti. I pareri discordanti della politica
Le politiche del governo Meloni di contrasto alla immigrazione clandestina sembrano funzionare, a giudicare almeno dagli ultimi dati del Viminale di qualche giorno fa. Il calo degli arrivi di migranti, infatti, si attesta addirittura intorno al 60%. Si è passati dagli 89.401 di inizio agosto 2023 agli attuali 33.896. Nel 2022, invece, erano stati 43.687. Numeri che risultano indigesti alla sinistra e che vengono confermati, con tutte le dovute riserve, dalla direttrice di Sos Mediterranee Italia, Valeria Taurino.
Le parole della direttrice di Sos Mediterranee
Spiega Taurino: “Crediamo che i numeri del Viminale siano parziali,” dice la responsabile della Ong, “Molte più persone iniziano la traversata via mare e molti non arrivano sulle coste italiane a causa dei naufragi o delle intercettazioni della Guardia Costiera, sia libica che tunisina. Quindi la diminuzione degli arrivi si deve parzialmente anche alla politica di contenimento flussi, che ha visto impiegare risorse italiane ed europee con l’esternalizzazione delle frontiere, attraverso accordi con Libia e Tunisia. Ma tutto questo è avvenuto a scapito del rispetto delle convenzioni internazionali e dimenticando ogni diritto umano.” Una conferma piena di riserve, ma una conferma.
La risposta di FdI con Tommaso Foti
Insomma, in periodo di Olimpiadi, la Taurino si aggiudica la medaglia d’oro di arrampicata sugli specchi. Le parole di Taurino vengono smontate da Tommaso Foti, deputato di FdI: “L’Italia continua a raccogliere i frutti del lavoro del governo Meloni sul fronte della lotta all’immigrazione selvaggia e clandestina. Secondo i dati del Viminale, nel 2024 gli sbarchi sono diminuiti di oltre la metà rispetto allo stesso periodo del 2023. Questi sono i risultati di politiche, come quelle proposte da Fratelli d’Italia, che sanno programmare e realizzare interventi strutturali a lungo termine, offrendo possibilità di cooperazione e sviluppo alle nazioni direttamente coinvolte nei flussi migratori. Capiamo la difficoltà delle peggiori sinistre politiche, ovvero quelle italiane,” conclude Foti, “che, a corto di argomenti e puntualmente smentite dalla realtà di numeri e fatti, si trovano sotto l’ombrellone costrette a inventarsi le solite polemicucce estive.”
La situazione nell'hot-spot di Lampedusa
Il dato più eclatante è forse quello relativo proprio all’hot-spot di Lampedusa, che nelle scorse estati aveva dovuto affrontare sempre situazioni di grande emergenza, con arrivi fuori controllo che andavano a impattare negativamente sulla prima risorsa dell'isola, che è il turismo. Nel mese di giugno, il calo di arrivi sull’isola è stato del 73%, mentre a luglio il calo è stato del 77%. Eppure, le condizioni climatiche e quelle di tensione geopolitica dovrebbero essere un motivo di aumento degli sbarchi, come sta avvenendo, per esempio, in Spagna, dove rispetto allo scorso anno gli sbarchi sono cresciuti del 93%.
Le possibili prossime mosse dell'Europa
Ma evidentemente la politica degli accordi internazionali sembra essere quella vincente, malgrado le critiche da parte delle opposizioni. Questa politica ha fatto sentire la sua voce anche in Europa, dove le sinistre hanno operato nella scorsa legislatura un vero e proprio ostruzionismo verso gli accordi siglati da Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen. Si tratterà ora di vedere quale tipo di approccio sul tema vorrà adottare la Von der Leyen, appena rieletta grazie proprio al voto di sinistra e verdi: se continuare nel percorso intrapreso insieme alla premier italiana, elogiato anche da altri paesi, Olanda e Germania in testa, o se invece vorrà ritornare sui suoi passi, per non urtare troppo chi nella sua maggioranza è da sempre fautore della politica dei porti aperti in Europa.