Politica

Perché il presidente tedesco Steinmeier non è gradito a Kiev

 

Roma, 13 apr. (askanews) - Volodymyr Zelensky ha rifiutato la presenza del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier a Kiev, il quale avrebbe dovuto recarsi in visita assieme al presidente polacco e agli omologhi delle Repubbliche Baltiche (Estonia, Lituania e Lettonia).Steinmeier, ex ministro degli Esteri ed ex vice-cancelliere Spd, molto vicino all'ex cancelliere Gerhard Schroeder, non sarebbe il benvenuto per gli "stretti legami" avuti in passato con la Russia. Eppure alla vigilia del viaggio a Kiev, accanto all'omologo polacco Andrzey Duda, aveva dichiarato:"Un ritorno alla normalità non è possibile con la Russia di Putin. I crimini di guerra russi in Ucraina sono divenuti visibili a tutto il mondo. Questi crimini vanno documentati e chiariti. Gli autori e i responsabili politici devono renderne conto".Secondo la stampa tedesca, ciò che Zelensky non avrebbe ancora digerito sarebbe la cosiddetta "Formula Steinmeier". Una "formula" ideata nel 2015, quando l'attuale presidente era ministro degli Esteri, e che nelle sue intenzioni sarebbe dovuta rientrare negli Accordi di Minsk. Steinmeier propose allora di far entrare in vigore lo status speciale delle Repubbliche indipendentiste pro-russe di Luhansk e Donetsk nel giorno delle elezioni locali e che questo sarebbe divenuto permanente se la missione degli osservatori Osce fosse andata a buon fine. Il 1 ottobre 2019 ucraini e russi accettarono l'applicazione della formula.La notizia dell'accettazione della formula, diffusa rapidamente dai media russi, provocò un acceso dibattito in Ucraina. Zelensky, allora in carica da maggio, chiese allora ulteriori condizioni: una tregua, il ritiro delle truppe russe e filo-russe dal Donbass, il controllo della regione al confine orientale da parte dell'Ucraina. Queste condizioni avrebbero dovuto rientrare in una nuova legge sullo statuto speciale di queste regioni, accanto alla "Formula Steinmeier". Tuttavia questa nuova proposta ucraina non comprendeva la soluzione proposta dall'odierno presidente tedesco e la parte russa non approvò. Come condizione per lo status speciale venne proposto solo lo svolgimento di libere elezioni. In molti videro nella formula di Steinmeier una destabilizzazione del Paese e una resa di fronte a Mosca, la quale avrebbe poi rinfacciato a Kiev di non essersi attenuta agli accordi.