Di Giordano Brega
Piacere Maisano torna con nuove inchieste. Sei puntate al mercoledì in seconda serata. Inevitabilmente la crisi legata alla pandemia di covid sarà sotto il centro dei riflettori dopo che in primavera l'ex Iena era stato protagonista con uno speciale legato al coronavirus (sempre su TV8). Ma non solo: il menù è ricco e prevede puntate ad hoc su complottisti, immigrazione, energia e quarta età...
Da giornalista e da privato cittadino a Marco Maisano cosa ha ha colpito di più di questa seconda ondata che sta travolgendo l'Italia e il mondo?
"Il fatto che siamo impreparati e non abbiamo fatto praticamente niente per evitare che accadesse quello che abbiamo visto a marzo. Mi aspettavo un pochino più di brio e azione da parte della politica in termini di protezione. Sugli italiani c'è poco da dire: al di là di qualche eccezione - non più che in Germania o Inghilterra - mi sembra che si siano comportati benissimo. Quando guardavamo il lockdown a Wuhan dicevamo 'Sarà possibile in Europa? Non ci riusciremo mai. Figurati in Italia...'. Invece siamo stati dei fenomeni".
Due edizioni e uno speciale... Qual è stata la puntata che ti è rimasta maggiormente nel cuore?
"Quella sul cambiamento climatico. E' la prima della prima stagione ed è sicuramente quella che mi è rimasta più nel cuore. E' un tema di cui tutti quanti dovremmo occuparci, ma di cui nessuno parla. E' il tema del nostro secolo. Dei nostri secoli. La politica non ne parla perchè non porta voti. Ne porta di più dire che ti mando in pensione a 60 anni"
Ci racconti un tema che avresti voluto trattare in questa nuova edizione di Piacere Maisano e non sei riuscito?
"Ho parlato di tutto quello che mi interessava. Non siamo riusciti ad andare a completare dei segmenti di alcune puntate a causa delle restrizioni sui trasporti. Mi sarebbe piaciuto andare in Kuwait a guardare le estrazioni di petrolio o in Giappone per una puntata sulla quarta età"
MODA, COMPLOTTISTI E POI... GUARDA LA VIDEO INTERVISTA A MARCO MAISANO
PIACERE MAISANO SU TV8 LA SECONDA STAGIONE
Dopo aver anticipato il suo rientro in tv per l’emergenza Covid-19, Marco Maisano torna sul piccolo schermo con l’attesa seconda stagione di Piacere Maisano, una produzione originale di EndemolShine Italy, in onda su TV8, dal 4 novembre, in sei puntate, ogni mercoledì, in seconda serata dopo X-Factor.
Il valore aggiunto del racconto di TV8 rimane sempre la centralità delle storie, che pone in evidenza i grandi temi dell’attualità e le nuove tendenze, affrontati con un linguaggio semplice ma mai superficiale. In questo nuovo ciclo di puntate Marco Maisano, con l’ausilio di un telefonino, tanta energia e la sua proverbiale curiosità, offre al telespettatore lo spunto per riflettere e approfondire temi caldi come l’energia, la moda, l’immigrazione, il complottismo, la quarta età e le baraccopoli.
Nella prima puntata, dedicata all’Energia, Marco Maisano, analizza la situazione mondiale del clima con un viaggio a tappe alla scoperta dei modi di produrre energia, Maisano descrive le politiche in atto in Europa per investire sulle energie rinnovabili ed ecosostenibili, facendo riferimento anche al “Green Deal” auspicato per il 2050.
Nel secondo episodio, dedicato alla Moda, Marco fa luce sulla profonda crisi che, nel periodo del lockdown, ha investito questo settore di primaria importanza non solo in Italia ma nel mondo intero. Molte fabbriche hanno chiuso i battenti, i negozi hanno spento le luci e tirato giù le serrande, le modelle hanno smesso di sfilare e la gente ha ridotto i propri acquisti, stremata dai due mesi di fermo obbligato. Con un excursus sulle tendenze del passato e del presente, Maisano sottolinea la crescente attenzione di questo settore alla sostenibilità, dando spazio a voci di rilievo come quelle di David Pambianco, Chiara Ferragni, Anna Dello Russo ed Emma Marrone.
L’immigrazione è, invece, il tema al centro della terza puntata. Marco Maisano raggiunge il Ghana, che, grazie alla produzione di petrolio, oro e cacao, è stato negli ultimi anni tra le dieci economie con il tasso di crescita più rapido in Africa. Nonostante ciò il Ghana, duramente colpito dalla pandemia, è uno dei Paesi più interessati dalla migrazione: l’economia, il clima e il lavoro spingono ogni giorno centinaia di persone ad affrontare il pericoloso viaggio nel Mediterraneo, con la speranza di trovare in Europa un futuro più roseo e una vita più dignitosa.
Il quarto episodio è dedicato ai Complottisti e alle teorie che, ora più che mai, invadono il web e la quotidianità. L’ultima e la più seguita è QAnon, secondo cui il Deep State, ovvero l’apparato burocratico degli Stati Uniti, vorrebbe scalzare il Presidente in carica Donald Trump per imporre un Nuovo Ordine Mondiale, grazie anche all’aiuto di una rete di pedofili. Maisano cerca di spiegare perchè queste teorie trovino tanto seguito, interpellando esperti e divulgatori scientifici, ma anche la controparte, che si fa portavoce di queste teorie del complotto.
La quinta puntata si intitola La Quarta Età e analizza come il Coronavirus, che ha colpito in larga parte gli anziani, abbia fatto riemergere la paura dell’età, un argomento che, fino all’anno scorso, sembrava del tutto anacronistico. Fornendo qualche numero sulle percentuali di centenari e ultracentenari in Italia, Maisano sottolinea quanto sia importante migliorare i servizi di welfare e adattare le attuali metodologie di cura ai nuovi bisogni e alle nuove priorità della popolazione.
Infine, le Baraccopoli sono il tema dell’ultima puntata, che prende ancora le mosse dall’emergenza Covid nel mondo. Se avere una casa è fondamentale in condizioni normali, quando si è costretti a rimanerci dentro per mesi lo diventa, se possibile, ancora di più. La crisi ha infatti portato il divario tra ricchi e poveri ad inasprirsi ulteriormente. Ne sono testimoni, a Roma, le baraccopoli di Via della Foce dell’Aniene e quelle di Messina, che sono 72 in totale. La puntata si arricchisce, inoltre, con l’intervista a Linda Laura Sabbadini, Direttrice Centrale dell’Istat, che approfondisce il tema della puntata.