Coronavirus
Calcetto in oratorio, multa. Il parroco ricorre: "Violati i patti Lateranensi"
Via alla causa legale, con tanto di lettera dell'arcivescovo di Torino: "Il Dpcm qui non vale"
Calcetto in oratorio, multa. Il parroco ricorre: "Violati i patti Lateranensi"
Il Coronavirus rispolvera i patti Lateranensi, il rapporto tra Stato e Chiesa. Da Chivasso, il provincia di Torino arriva una vicenda degna di un film di Don Camillo e Peppone. La parrocchia - si legge sulla Stampa - è stata multata perché, il 4 dicembre, 17 ragazzini hanno giocato a calcetto nel campo dell'oratorio violando le normative anti-Covid. Ma il parroco don Davide Smiderle non ci sta e presenta ricorso. Al prefetto di Torino ha chiesto l'annullamento della sanzione da 533 euro appellandosi ai Patti Lateranensi secondo i quali la forza pubblica può entrare nei luoghi aperti al culto solo nei casi di urgenza.
"La polizia non poteva entrare. L'articolo 9 del Concordato tra Stato e Chiesa prevede che la forza pubblica non possa entrare per l'esercizio delle sue funzioni negli edifici aperti al culto senza averne dato previo avviso all'autorità ecclesiastica". Il parroco ha subito dato mandato all'avvocato Alexander Boraso di avviare la causa sulla base della lettera dell'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, del 5 nvoembre 2020: "Tutte le attività pastorali programmate, come l'oratorio, sono ammesse nel rispetto del protocollo già pubblicato. Spetta al parroco decidere l'eventuale sospensione".