Coronavirus

Coprifuoco, Bassetti: “Illiberale". Crisanti: "Aperture? Più casi". DI' LA TUA

Non solo Covid e coprifuoco, Matteo Bassetti ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7 si è lasciato andare a un commento pepato sul collega Andra Crisanti

“Crisanti? Non gli va mai bene niente”, è quanto detto nella puntata di Tagadà di oggi 28 aprile da Matteo Bassetti. L’infettivologo, in collegamento con Tiziana Panella, stava parlando delle varianti del coronavirus, quando la conduttrice gli riporta le parole del dottor Andrea Crisanti: “Facciamo pochissimo sequenziamento quindi non abbiamo il quadro reale delle varianti in circolazione”. “Chi ha detto questo?” chiede Bassetti “Crisanti? Mah, non so, a me sembra che a Crisanti non vada mai bene niente”.

Ma non è questo l'unico "scontro" tra i due. Anche su aperture e coprifuoco le opinioni viaggiano su binari opposti. Leggi cosa dicono Bassetti e Crisanti e poi di' la tua: sei d'accordo con le riaperture? E con l'orario del coprifuoco? 

Matteo Bassetti: "Coprifuoco illiberale"

"Visto che siamo in molti a sostenere che dal punto di vista scientifico non c'è un razionale forte, è giusto andare nella direzione del buon senso: se hai aperto certe attività un'ora in più non cambia le cose. Il muro contro muro non aiuta in un momento come questo. Alle 23 potrebbe essere una soluzione e se i numeri dei casi Covid migliorano, come sta succedendo, si può allungare l'orario e con l'estate eliminarlo del tutto. E' una misura profondamente illiberale che dura da sei mesi e non deve diventare la nostra quotidianità". Lo ha affermato Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria. "Si può pensare ad un meccanismo a step: se le cose vanno bene il buon senso dovrebbe farlo portare alle 23, poi si arriverà alle 24 e poi via del tutto con il caldo e l'estate. E' troppo limitante anche per il turismo". 

Andrea Crisanti: "Riaprire ora significa più casi a maggio"

Ma Crisanti non è d'accordo. "Di questo passo non è pessimistico pensare che a fine maggio ci sarà una nuova ondata, ma assai realistico". Così Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia all'Università di Padova, a La Stampa. L'happy hour per le strade italiane? "È iniziato già dal weekend scorso e non era difficile da prevedere. Mi permetta un altro pronostico facile: nelle prossime settimane ci sarà chi dirà 'Avete visto, la curva dei contagi non risale nonostante le riaperture'", sottolinea. Secondo l'esperto, "la dinamica del virus è complessa. Da una parte ci sono le restrizioni dei mesi scorsi, che per altre due o tre settimane modereranno la curva, ma dall'altra arrivano i nuovi contagi dovuti alle riaperture, agli aperitivi, alle visite agli amici e alle scuole, i cui risultati rimarranno invisibili per qualche tempo ed esploderanno a fine maggio. Il periodo di latenza illuderà che tutto stia filando liscio, ma sarà solo un effetto ottico".

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