Coronavirus

Coronavirus, tamponi rapidi dai medici.Uno su tre dice no, esperimento fallito

Male anche l'assistenza a domicilio dei malati. Le Usca attivate sono molte meno del previsto

Coronavirus, tamponi rapidi dai medici.Uno su tre dice no, esperimento fallito

Il Coronavirus fa paura. In tutta Italia la situazione resta grave, con un numero di contagiati giornaliero altissimo e situazione negli ospedali fuori controllo. Per far fronte a questa situazione, circa un mese fa era stato firmato un accordo tra il ministero della Salute e i medici di base, che si sarebbero impegnati ad effetture loro i tamponi rapidi ai pazienti. Ma le cose non sono andate così. Il tampone dal medico di famiglia - si legge sulla Stampa - ha fatto flop. In teoria poco più di un assistito su tre ha oggi la possibilità di bussare alla porta del proprio dottore per farsi fare un tampone rapido. Nella realtà in molti casi quel 38% di loro che ha dato la disponibilità a farli non è ancora passato dalle parole ai fatti, aspettando che la propria Asl gli indichi un luogo più sicuro del proprio studio dove “tamponare” i propri pazienti, senza rischiare di infettare chi è in sala d’attesa per curare altri malanni.

Male anche le Usca, le “unità speciali di continuità assistenziale”, fatte di medici e infermieri imbracati nelle tute bianche antivirus, che dovrebbero andare ad assistere gli oltre 750mila positivi in isolamento domiciliare che quando iniziano ad avere sintomi non sanno a che santo votarsi. "Al 31 ottobre ne erano state avviate meno del 50%» ha tuonato la Corte dei Conti nel suo report. Il decreto legge che le ha istituite a marzo - prosegue la Stampa -ne prevedeva una ogni 50mila abitanti. In tutto, rapportato alla popolazione italiana fanno 1.204 «squadre speciali». In molti casi le Usca corrono più da una parte all’altra a fare tamponi che ad assistere, i medici di famiglia se ne sono spesso rimasti nei loro studi e di assistenti sociali "ne sono stati assunti 150 sui 604 previsti", denuncia Gianmario Gazzi, presidente nazionale dell’Ordine della categoria.