Coronavirus
Coronavirus, test salivari non affidabili. Ipotesi kit per il tampone a casa
Gli scienziati del Cts frenano sull’analisi rapida e chiedono più riscontri prima di dare il via libera
Coronavirus, test salivari non affidabili. Ipotesi kit per il tampone a casa
L'emergenza Coronavirus in Italia non dà tregua. Il grande numero di tamponi effettuato ha evidenziato un contagio diffuso. La strada che si sta percorrendo è quella suggerita dal virologo Andrea Crisanti, testare più gente possibile, per avere il controllo dei positivi. Ma c'è un problema - si legge su Repubblica - i test rapidi non funzionano come si sperava. Il Comitato tecnico scientifico, riunito anche ieri, frena sull’ipotesi di dare il via libera, in tempi brevi, al test antigenico (che ricerca cioè le proteine e non l’Rna del virus) sulla saliva e che, in pochi minuti, dà il verdetto: positivo o negativo. I risultati dello Spallanzani di Roma non sono stati incoraggianti: la cosiddetta saponetta a lettura visiva che non richiede strumentazione di laboratorio ha dimostrato di rilevare la presenza del virus in meno del 10 per cento dei campioni positivi al test molecolare standard.
La vera svolta, - prosegue Repubblica - in attesa del vaccino che cambierà le regole del gioco, è saltare la parte di analisi per accorciare i tempi, non ingolfare i laboratori e gli operatori. Intanto il Cts sta studiando da vicino i test rapidi fai-da-te a domicilio: un kit con le istruzioni per farsi da soli il tampone (ora nasale, poi salivare) e avere in pochi minuti il risultato. Un procedimento abbastanza simile a quello, ad esempio, del test di gravidanza. Le gare sono già avviate in Veneto e il governatore Luca Zaia spera di poter partire tra qualche settimana inviando gratuitamente i kit ai medici di base e ai pediatri. E realizzando in parallelo una piattaforma informatica per gestire e registrare le autodiagnosi.