Coronavirus

Coronavirus, variante inglese ovunque in Italia. Tasso di mortalità,più 20-30%

Lo studio di prevalenza dell'Iss parla chiaro: "Presente nell'88% del territorio". In Lombardia ci sono anche quella sudafricana e quella brasiliana

Coronavirus, variante inglese ovunque in Italia. Tasso di mortalità,più 20-30%

L'emergenza Coronavirus in Italia continua senza sosta. Resta alto il numero dei contagiati e preoccupante la situazione negli ospedali, specie nei reparti di terapia intensiva. Drammatico il dato giornaliero sui decessi ormai da mesi, senza sosta. In questo quadro poco confortante arriva la notizia di un nuovo studio di prevalenza dell'Iss, relativo a inizio febbraio. La mappa delle varianti del virus presentata è allarmante: la mutazione è presente nell'88% del territorio e dei nuovi positivi, il 17,8% ha la variante inglese. Una mutazione che, come ricorda lo stesso studio in premessa, "presenta una maggiore trasmissibilità e si sospetta inoltre che si possa associare a una maggiore virulenza". I risultati analizzati in 82 laboratori - si legge sul Corriere della Sera - dicono che la mutazione «è diffusa ovunque. Ad oggi l’ampio range di prevalenze, tra 0 e 59%, sembra suggerire una diversa maturità» di quella che l’Iss chiama "subepidemia". E questo probabilmente è "determinato da differenze nella data di introduzione della variante stessa".

I risultati, ad esempio, - prosegue il Corriere - sono più alti in quelle zone dell’Abruzzo e dell’Umbria dove la variante inglese è arrivata prima, e che proprio per questo sono finite in zona rossa da qualche giorno. È tuttavia "presumibile che tali differenze vadano ad appiattirsi nel corso del tempo" e che la variante inglese «nelle prossime settimane diventi dominante nello scenario italiano ed europeo». Proprio per le varianti, e in particolare per quella inglese, il rischio di un’ulteriore diffusione del Covid nell’Unione europea è «valutato come alto- molto alto per la popolazione » dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Alcuni studi hanno stabilito che il tasso di mortalità con la variante inglese aumenta del 20-30%.