Coronavirus

Covid, da marzo 2020 eccesso di mortalità con 178 mila decessi

Il settimo rapporto congiunto sull'impatto dell'epidemia sulla mortalità totale di Istat-Iss

Covid, da marzo 2020 l'eccesso di mortalità totale è stato di 178 mila decessi 

Dall'inizio dell'epidemia in Italia (marzo 2020) a gennaio 2022 l'eccesso di mortalità totale, rispetto alla media 2015-2019, è stato di 178 mila decessi. Gran parte dell'eccesso del 2021 è stato osservato nel primo quadrimestre quando la copertura vaccinale era ancora molto bassa.

Lo afferma il settimo rapporto congiunto sull'impatto dell'epidemia sulla mortalità totale Istat-Iss pubblicato oggi. Il rapporto contiene l'analisi di un campione di 6.530 schede di morte relative a casi deceduti nel 2021 e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid-19 e un confronto l'andamento dell'eccesso di mortalità nell'Ue.

L'eccesso di mortalità

L'eccesso di mortalità associato alla pandemia Covid-19 è la differenza tra morti complessive per qualsiasi causa dall'inizio della pandemia ed il trend atteso di decessi basato sul trend storico atteso (media periodo 2015-2019) nel caso non si fosse verificata la pandemia Covid-19. Questo indicatore permette di misurare l'impatto sia diretto che indiretto della pandemia fornendo una misura più oggettiva delle sole morti direttamente associate al Covid-19.

In particolare, dall'inizio dell'epidemia, sono stati segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrato 10.953.342 casi confermati di Covid-19 (dati estratti il 9/2/2022); di questi, oltre 4,5 milioni di casi sono stati diagnosticati nel mese di gennaio 2022 (il 42% del totale dei casi riportati alla Sorveglianza da inizio pandemia) a causa della predominanza della variante omicron caratterizzata da una elevatissima trasmissibilità.

(segue)