Coronavirus

Covid, paura per la variante sudafricana. Speranza preannuncia nuove chiusure

"La curva risale, serve il coraggio di prendere decisioni coerenti"

In Alto Adige due persone sono morte dopo aver contratto la variante sudafricana del Covid-19. Lo apprende l'AGI dall'Azienda sanitaria provinciale che per il momento non fornisce ulteriori informazioni. In provincia di Bolzano i casi di variante sudafricana hanno superato quota 30 e sono concentrati nelle zone di Merano, Val Venosta e Val Passiria. 

 In Alto Adige sono 12 i Comuni dove si sono registrati casi di variante per un totale di almeno 31. Si tratta di territori nella zona occidentale della provincia: Burgraviato, Val Passiria e Val Venosta. La popolazione dei comuni interessati dalla variante non puo' spostarsi e, anche per motivi di lavoro, se deve entrare o uscire deve essere in possesso della documentazione di test antigenico o molecolare negativo risalente al massimo a 72 ore prima. L'obbligo vale fino a domenica 7 marzo. Tra i comuni coinvolti, anche Merano dove vivono 40.000 abitanti ma anche Silandro e Malles Venosta. Gli altri sono Parcines, Tirolo, Rifiano, Moso in Passiria, San Pancrazio, Lana, San Martino in Passiria, Caines e San Leonardo in Passiria. 

SPERANZA PREANNUNCIA NUOVE MISURE

"Penso che le prossime settimane non siano facili per la gestione dell'emergenza Covid. La politica e le istituzioni hanno l'obbligo di dire sempre la verità, anche quando può non portare consenso. E io so che sarebbe bello dire che è tutto finito, che si può aprire tutto, che ormai siamo in una fase diversa. Però dire queste cose significa assumersi una responsabilità. E io credo che la più grande responsabilità per chi rappresenta le istituzioni e deve servirle con disciplina e onore sia dire sempre come stanno le cose, e purtroppo la verità è che le prossime settimane non sono facili".

E' il monito lanciato dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Intervenuto oggi in apertura alla presentazione dei dati del Programma nazionale Esiti 2020, sviluppato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) su mandato del ministero della Salute per valutare l'efficacia, l'appropriatezza, l'equità di accesso e la sicurezza delle cure garantite dal Servizio sanitario nazionale, Speranzaha illustrato la fase di Covid-19 in cui ci troviamo: "L'epidemia è ancora molto forte e presente sui nostri territori - ha spiegato - Da tutte le Regioni arrivano segnalazioni di una situazione in cui la curva risale. Basta vedere i numeri dei contagi dell'ultima settimana, che sono cresciuti in maniera significativa rispetto alle settimane precedenti. Significa dover fare i conti con un'epidemia che è ancora il nostro principale avversario".

"Quindi - ha proseguito - bisogna avere il coraggio di assumere decisioni coerenti rispetto alla sfida che abbiamo davanti a noi sul piano istituzionale e richiedere ancora ai cittadini del nostro Paese di avere il massimo senso del rigore, del rispetto, dell'attenzione rispetto alle norme che sono in campo".

Il virus, ha avvertito Speranza, "è insidioso e complicato e non lo si batte solo con le ordinanze, i Dpcm e le decisioni che a Roma e in ogni singolo territorio sono messe in campo. C'è bisogno di sentire il senso di una sfida collettiva che riguarda ciascuno di noi". "E' il lavoro che dobbiamo compiere insieme con parole di verità - ha ribadito - perché la curva del contagio sta risalendo ancora in maniera significativa e abbiamo bisogno ancora di batterci con energia e con la consapevolezza che la campagna di vaccinazione presto ci offrirà una soluzione più forte per uscire in modo più strutturale da questa vicenda, ma le prossime settimane non sono facili e dobbiamo riconoscerle per quello che sono".


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