Coronavirus
Effetto riaperture: code nei cinema all'alba. Sud, vergogna per la cena presto
L'abitudine nel Mezzogiorno è quella di mangiare più tardi. "A Napoli la gente si vergogna a prenotare un tavolo alle 19"
Effetto riaperture: code nei cinema all'alba. Sud, vergogna per la cena presto
Il Coronavirus in Italia continua a far paura. Ma nonostante le varianti, gli ospedali ancora pieni e i tanti morti, il governo ha deciso di prendersi "un rischio calcolato", come ha spiegato il premier Mario Draghi e ha parzialmente riaperto, con il ritorno da ieri delle zone gialle. Il primo giorno di "nuova vita" ha fatto registrare dei fatti anomali e contrastanti. Il primo effetto ripartenza è stata l'esplosione della voglia di cinema. Ieri mattina alle 6 - si legge sul Corriere della Sera - i milanesi facevano la coda per entrare al cinema Beltrade che festeggiava la riapertura con una maratona per cinefili insonni. E la voglia di tornare in sala era tale che 20 persone non hanno trovato posto e sono rimaste fuori. La notizia — il film in programma era Caro diario, non certo una novità o un’anteprima — nasconde però dietro la curiosità anche qualche interessante spunto di riflessione, a cominciare dal ribaltamento delle più nere previsioni fatte in questi mesi da troppe Cassandre.
Un anno e più di lockdown non ha fatto dimenticare il cinema, anzi per contrasto sembra averne aumentato il rimpianto e la voglia di tornare in sala. Anche perché le prime notizie che arrivano dai cinema che hanno ripreso a funzionare sembrano far ben sperare. L’Anteo di Milano con le sue dieci sale ha superato le 700 prenotazioni, le tre del Visionario di Udine sono oltre i 100 spettatori, le uniche due sale aperte a Genova, il Sivori e l’Odeon, si attestano sulle 250 presenze.
Al Sud invece è esploso un nuovo fenomeno, con il coprifuoco alle 22 - prosegue il Corriere - la gente che vuole cenare fuori deve prenotare molto presto. Il cameriere del ristorante con terrazza sulla spiaggia di Capo Miseno, nel cuore dei Campi Flegrei a Napoli, ieri era sconcertato: "A pranzo siamo pieni, ma stasera chissà, per ora prenotazioni non ce ne sono. Il perchè non lo so, ma io credo che un napoletano si vergogni anche un po’ di prenotare un tavolo per le 19". Ma qualche prenotazione c'è comunque stata e potrebbe sancire un nuovo ritmo anche per il Sud. Una cena anticipata eviterebbe il dilemma a tavola o a teatro, e favorirebbe anche il turismo, se è vero che tutti gli altri stranieri potrebbero sentirsi a casa anche nei ristoranti dello stil novo di Napoli, Bari o Palermo. Effetto Coronavirus, gli italiani cambiano le loro abitudini, che sembravano ormai consolidate.