Coronavirus

Gimbe, dati Covid: crollano i nuovi casi e diminuiscono le terapie intensive

Nel consueto monitoraggio settimanala sulla situazione Covid, la Fondazione ha evidenziato come i nuovi casi e le terapie intensive stiano calando

Scendono i nuovi casi (-14,7%), i ricoveri ordinari (-3,3%) e le terapie intensive (-1,6%). In ospedale ci sono quasi esclusivamente persone non vaccinate. A rivelarlo, la Fondazione Gimbe nel consueto monitoraggio settimanale sulla situazione Covid in Italia nella settimana 8-14 settembre. Gimbe rileva tutti i numeri in calo, compresi quelli di ricoveri e terapie intensive. Per quanto riguarda la campagna vaccinale, c’è stata una frenata delle prime somministrazioni (-200 mila rispetto alla settimana precedente), l'esitazione persiste soprattutto negli over 50.

Gimbe rileva inoltre che ci sono 10 milioni di dosi in frigo e ancora oltre 3 milioni di over 50 senza alcuna copertura. Per quanto riguarda le "cure domiciliari": la disinformazione pubblica, secondo la Fondazione, confonde le persone e danneggia la salute. I numeri confermano l'efficacia dei vaccini nel ridurre decessi (96,3%), ricoveri ordinari (93,4%) e in terapia intensiva (95,7%). Ma con l'arrivo dell'autunno e la riapertura delle scuole, sostiene Gimbe, gli oltre 9 milioni di non vaccinati alimenteranno la circolazione del virus e l'aumento delle ospedalizzazioni.

Secondo la fondazione è "inaccettabile presa di posizione sulle 'cure domiciliari' di personaggi pubblici tra cui medici e politici che, sovvertendo il metodo scientifico, inducono le persone a rifiutare vaccini efficaci e sicuri e a fidarsi di protocolli terapeutici non autorizzati o di farmaci dannosi e controindicati". In dettaglio, dal monitoraggio si evince che nella settimana 8-14 settembre 2021, scendono i nuovi casi (33.712 vs 39.511), i decessi (389 vs 417), i casi attualmente positivi (122.340 vs 133.787), le persone in isolamento domiciliare (117.621 vs 128.917), i ricoveri con sintomi (4.165 vs 4.307) e le terapie intensive (554 vs 563).

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: Decessi: 389 (-6,7%), di cui 52 riferiti a periodi precedenti; Terapia intensiva: -9 (-1,6%); Ricoverati con sintomi: -142 (-3,3%); Isolamento domiciliare: -11.296 (-8,8%); Nuovi casi: 33.712 (-14,7%); Casi attualmente positivi: -11.447 (-8,6%)

"Continuano a diminuire i nuovi casi settimanali", dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, "sia come numeri assoluti che come media mobile dei casi giornalieri che si attesta a 4.816". Nella settimana 8-14 settembre 2021, rispetto alla precedente, 4 Regioni registrano un incremento percentuale dei nuovi casi e in sole 2 Regioni crescono i casi attualmente positivi.

Scendono a 56 le Province con incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Sicilia e Umbria tutte le Province raggiungono o superano tale soglia. Solo in 2 Province si contano oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Siracusa (178) e Messina (168). In calo anche i decessi: 389 negli ultimi 7 giorni (di cui 52 riferiti a periodi precedenti), con una media giornaliera di 56 rispetto ai 60 della settimana precedente.

"Sul fronte ospedaliero", afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe, "dopo 8 settimane di aumento si registra una lieve riduzione dei posti letto occupati da pazienti COVID-19, che scendono del 3,3% in area medica e dell'1,6% in terapia intensiva".

A livello nazionale il tasso di occupazione rimane basso (7% in area medica e 6% in area critica), anche se persistono notevoli differenze regionali: per l'area medica si collocano sopra la soglia del 15% Sicilia (21%) e Calabria (17%); per l'area critica sopra la soglia del 10% Marche (13%), Sicilia (11%) e Sardegna (11%).

"Iniziano a scendere anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva", spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe, "con una media mobile a 7 giorni di 36 ingressi/die rispetto ai 42 della settimana precedente".