Coronavirus
“I tamponi non sono attendibili, tutta la terapia anti-Covid inficiata”
Intervista all'avvocato Mauro Sandri: "Chiusure determinate da test inattendibili. Ora porto l'Iss e il ministero della Salute in tribunale"
Si ipotizza fino all’80% di falsi positivi: uno stralcio dell’atto
Citiamo testualmente l’atto: “la percentuale di falsi positivi, conseguente all’erroneo utilizzo dei kit Rt-PCR, oltre la soglia dei 25-30 cicli, si attesta, secondo lo studio Zonghua L et al., Potential false-positive rate among the 'asymptomatic infected individuals' in close contacts of COVID-19 patients, 2020 Mar), pubblicato già il 5 marzo 2020, all’80% (doc.n.23). Numerosi ulteriori studi successivi hanno dimostrato un’incidenza addirittura superiore di falsi positivi, addirittura fino al 95%: oltre allo studio descritto nel punto 23, si vedano ad esempio il documento di D.Donadeo, su DataBaseItalia: “Crolla il castello di carta. Un team globale di esperti chiede il ritiro dei test PCR. Ecco i 10 difetti riscontrati (doc.n.24), e l’articolatissimo documento di Demeter/Engelbrecht: I test PCR (Polymerase Chain Reaction) non sono adatti a diagnosticare una malattia infettiva (doc. n.25), unitamente a tutta la bibliografia ivi citata.