Coronavirus
Kissinger e le vaccinazioni forzate: è una fake news ma non per i negazionisti
Bufale.net e Reuters smentiscono che l'ex segretario di Stato USA abbia mai pronunciato frasi contro le vaccinazioni obbligatorie, oggi popolari sui social
Sui social circola un post su Kissinger in cui dichiara che le vaccinazioni obbligatorie sono sinonimo di sterminio di massa ma si tratta di una clamorosa fake news
I nuovi vaccini sviluppati da Pfizer e Moderna sono ritenuti da molti lo strumento più efficace nella lotta alla pandemia da Coronavirus. Ora però è sorto il problema se le vaccinazioni debbano essere obbligatorie o meno per costruire la tanto agognata immunità di gregge. In questi giorni sui social network è nuovamente comparsa una preseunta dichiarazione del 2009 di Henry Kissinger, segretario di Stato americano durante le presidenze Nixon e Ford, in merito alle vaccinazioni forzate.
Kissinger e le vaccinazioni forzate: i rappresentanti del politico USA bollano le presunte dichiarazioni come fake news
Il post condiviso su Facebook è datato 25 febbraio 2009 e le frasi di Kissinger sarebbero tratte da un suo discorso al Consiglio dell'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) sull'eugenica. “Una volta che la massa accetta le vaccinazioni obbligatorie, il gioco è finito. - avrebbe affermato il politico statunitense - Accetteranno qualsiasi cosa – donazioni forzate di sangue o organi – “per un bene superiore”. Possiamo modificare geneticamente i bambini e sterilizzarli “per un bene superiore”. I produttori di vaccini stanno per fare miliardi. E molti di voi in questa stanza sono investitori. È una grande vittoria. Sminuiamo la massa e la mandria ci pagherà per i servizi di sterminio“.
Ebbene questa presunta dichiarazione di Kissinger è totalmente infondata come conferma Bufale.net. Il portale che si batte contro le fake news a prova della totale mancanza di fonti in merito a queste dichiarazioni sulle vaccinazioni forzate riporta che i rappresentanti dell'ex segretario di Stato hanno confermato a Reuters la totale infondatezza della citazione. Nonostante questo i negazionisti e i complottisti sul Covid-19 continuano a diffondere il post sui social network.