Coronavirus
Trump:via segreto doc riservati Usa.Ricercatori Wuhan malati prima di epidemia
Diversi ricercatori del laboratorio di Wuhan si sarebbero ammalati prima dell’epidemia. Anomalie gravi sui loro lavori on line. Collaborano a ricerche militari
“Il governo degli Stati Uniti ha motivo di credere che diversi ricercatori all'interno della WIV (Wuhan Institute of Virology in Cina, ndr) si siano ammalati nell'autunno 2019, prima del primo caso identificato dell'epidemia, con sintomi compatibili sia con il COVID-19 che con le comuni malattie stagionali”.
“Un incidente di laboratorio potrebbe assomigliare a un'epidemia naturale se l'esposizione iniziale includesse solo pochi individui e fosse aggravata da un'infezione asintomatica”.
“A partire almeno dal 2016… i ricercatori del WIV hanno condotto esperimenti che coinvolgono RaTG13, il coronavirus dei pipistrelli identificato dalla WIV nel gennaio 2020 come il suo campione più vicino a SARS-CoV-2 (96,2 % simile)”.
“Nonostante la WIV si presenti come un'istituzione civile, gli Stati Uniti hanno stabilito che la WIV ha collaborato a pubblicazioni e progetti segreti con l'esercito cinese”. Bisogna avere un “resoconto completo del motivo per cui il WIV ha modificato e quindi rimosso i record online del suo lavoro con RaTG13 e altri virus”.
Questi i passaggi salienti contenuti in un documento del governo Usa denominato “Scheda informativa sulle attività presso l'Istituto di virologia di Wuhan”, appena desecretato da Donald Trump.
In queste ore il presidente uscente, sorprendendo anche gli addetti ai lavori, ha avviato una declassificazione rapida di una serie di atti riservati e che dovevano restare tali. Nel caso del documento relativo alla Covid, mettendo inevitabilmente il dito nella piaga di una pandemia anomala per modello di diffusione e di cui non si conosce l’origine.
Il documento inizia con argomenti già conosciuti.
“Per più di un anno, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha sistematicamente impedito un'indagine trasparente e approfondita sull'origine della pandemia COVID-19, scegliendo invece di dedicare enormi risorse all'inganno e alla disinformazione. Quasi due milioni di persone sono morte. Le loro famiglie meritano di conoscere la verità. Solo attraverso la trasparenza possiamo apprendere cosa ha causato questa pandemia e come prevenire quella successiva”.
Nel passaggio sulle “enormi risorse” dedicate dal governo cinese “all'inganno e alla disinformazione”, per impedire ricerche sulla nascita del virus c’è il primo atto di accusa che il governo Usa rivolge all’amministrazione cinese.
“Il governo degli Stati Uniti”, continua il documento, “non sa esattamente dove, quando o come il virus COVID-19, noto come SARS-CoV-2, è stato inizialmente trasmesso agli esseri umani. Non abbiamo determinato se l'epidemia sia iniziata attraverso il contatto con animali infetti o sia stato il risultato di un incidente in un laboratorio a Wuhan, in Cina. Il virus potrebbe essere emerso naturalmente dal contatto umano con animali infetti, diffondendosi secondo uno schema coerente con un'epidemia naturale. In alternativa, un incidente di laboratorio potrebbe assomigliare a un'epidemia naturale se l'esposizione iniziale includesse solo pochi individui e fosse aggravata da un'infezione asintomatica”.
L’elemento dell’infezione asintomatica solleva un dubbio non di poco conto perché effettivamente il virus si è diffuso anche in questo modo. E ancora: “Scienziati in Cina hanno studiato coronavirus di origine animale in condizioni che aumentavano il rischio di esposizione accidentale e potenzialmente involontaria. La mortale ossessione del PCC per la segretezza e il controllo va a scapito della salute pubblica in Cina e in tutto il mondo. Le informazioni precedentemente non divulgate in questa scheda informativa, combinate con il reporting open source, evidenziano tre elementi sull'origine di COVID-19 che meritano un maggiore controllo”.
Ma queste righe sono solo la premessa. Il documento del governo Usa mette in rilievo 3 capitoli che sottolineano altrettanti punti critici.
“1. Malattie all'interno del Wuhan Institute of Virology (WIV): Il governo degli Stati Uniti ha motivo di credere che diversi ricercatori all'interno della WIV si siano ammalati nell'autunno 2019, prima del primo caso identificato dell'epidemia, con sintomi compatibili sia con il COVID-19 che con le comuni malattie stagionali. Ciò solleva interrogativi sulla credibilità dell'affermazione pubblica del ricercatore senior della WIV Shi Zhengli secondo cui vi era ‘zero infezione’ tra il personale della WIV e gli studenti dei virus SARS-CoV-2 o correlati alla SARS. Le infezioni accidentali nei laboratori hanno causato diverse epidemie di virus in Cina e altrove, tra cui un'epidemia di SARS del 2004 a Pechino che ha infettato 9 persone, uccidendone una”.
Quindi il governo Usa ha elementi per credere che i ricercatori di Wuhan si sarebbero ammalati prima dell’esplosione dell'epidemia, considerazione a dir poco inquietante, oltre a sapere che altri incidenti di laboratorio hanno funestato l’attività del laboratorio di Wuhan. Ma il documento continua.
“Il PCC ha impedito a giornalisti indipendenti, investigatori e autorità sanitarie globali di intervistare i ricercatori del WIV, compresi quelli che erano ammalati nell'autunno del 2019. Qualsiasi indagine credibile sull'origine del virus deve includere interviste a questi ricercatori e un resoconto completo della loro malattia precedentemente non denunciata”.
Altra questione, punto 2.
“2. Ricerca presso il WIV: A partire almeno dal 2016 - e senza alcuna indicazione di interruzione prima dell'epidemia di COVID-19 - i ricercatori del WIV hanno condotto esperimenti che coinvolgono RaTG13, il coronavirus dei pipistrelli identificato dalla WIV nel gennaio 2020 come il suo campione più vicino a SARS-CoV-2 (96,2 % simile). Il WIV è diventato un punto focale per la ricerca internazionale sul coronavirus dopo l'epidemia di SARS del 2003 e da allora ha studiato animali tra cui topi, pipistrelli e pangolini. Il WIV ha un record pubblicato di condurre ricerche sul ‘guadagno di funzione’ per progettare virus chimerici. Ma il WIV non è stato trasparente o coerente sul suo record di studio dei virus più simili al virus COVID-19, incluso ‘RaTG13’, che ha campionato da una grotta nella provincia dello Yunnan nel 2013 dopo che diversi minatori morirono di malattia simile alla SARS. Gli investigatori dell'OMS devono avere accesso alle registrazioni del lavoro del WIV su pipistrelli e altri coronavirus prima dell'epidemia di COVID-19. Come parte di un'indagine approfondita, devono avere un resoconto completo del motivo per cui il WIV ha modificato e quindi rimosso i record online del suo lavoro con RaTG13 e altri virus”.
In sintesi la seconda questione sollevata dal governo Usa è una domanda che rimane senza risposta: perché i vertici del laboratorio di Wuhan, una volta esplosa l’epidemia, hanno tolto i resoconti on line sugli esperimenti svolti fino a quel momento (cosa che non avevano mai fatto prima)?
Infine il punto 3 dove apertamente si accusa il laboratorio di Wuhan di collaborare da anni a progetti segreti con l'esercito cinese e il governo di non rispettare gli obblighi sulle armi biologiche sottoscritti nelle convenzioni internazionali.
“3. Attività militare segreta presso la WIV: La segretezza e la non divulgazione sono prassi standard per Pechino. Per molti anni gli Stati Uniti hanno sollevato pubblicamente preoccupazioni sul lavoro passato della Cina sulle armi biologiche, che Pechino non ha né documentato né eliminato in modo dimostrabile, nonostante i suoi chiari obblighi ai sensi della Convenzione sulle armi biologiche. Nonostante la WIV si presenti come un'istituzione civile, gli Stati Uniti hanno stabilito che la WIV ha collaborato a pubblicazioni e progetti segreti con l'esercito cinese. Il WIV si è impegnato in ricerche classificate, compresi esperimenti su animali da laboratorio, per conto dell'esercito cinese almeno dal 2017. Gli Stati Uniti e altri donatori che hanno finanziato o collaborato alla ricerca civile presso la WIV hanno il diritto e l'obbligo di determinare se qualcuno dei nostri fondi per la ricerca è stato deviato a progetti militari cinesi segreti presso il WIV. Le rivelazioni di oggi scalfiscono solo la superficie di ciò che è ancora nascosto sull'origine di COVID-19 in Cina. Qualsiasi indagine credibile sull'origine del COVID-19 richiede un accesso completo e trasparente ai laboratori di ricerca di Wuhan, comprese le loro strutture, campioni, personale e documenti”.
La domanda è: sono credibili la ricostruzioni di un laboratorio che non ha permesso inchieste indipendenti e che collabora con l’esercito del proprio Paese che fra le altre cose è una dittatura?
Ancora una volta e con maggior incidenza il documento desecretato solleva in modo chiaro tutti i dubbi su una possibile origine artificiale del virus, genesi, che come sostengono numerosi scienziati, sarebbe facile da camuffare.
“Mentre il mondo continua a combattere questa pandemia”, chiude il report Usa “e mentre gli investigatori dell'OMS iniziano il loro lavoro, dopo più di un anno di ritardi - l'origine del virus rimane incerta. Gli Stati Uniti continueranno a fare tutto il possibile per sostenere un'indagine credibile e approfondita, anche continuando a chiedere trasparenza da parte delle autorità cinesi”.