Coronavirus
Vaccinazione obbligatoria: il Belgio verso il dibattito in Parlamento
Il Premier De Croo era contrario all'obbligo, ma ha cambiato idea "per via della situazione nelle terapie intensive"
Il Premier De Croo: "Ho cambiato idea per via della situazione nelle terapie intensive"
Alexander De Croo, Premier del Belgio, ha aperto alla "valutazione" della vaccinazione obbligatoria contro la Covid-19, alla luce della situazione nelle terapie intensive del Paese. In una conversazione con i lettori del quotidiano fiammingo De Zondag, De Croo, che si era detto contrario all'obbligo vaccinale in passato, ha sostenuto che "l'obiettivo è chiaro" e per raggiungerlo occorre "vaccinare tutti. Se la via della vaccinazione obbligatoria può aiutare, mi piacerebbe valutarla", ha indicato.
Ciò nonostante, il Premier ha segnalato che il governo "non può decidere" una misura di questa portata "da solo" e che servirebbe un dibattito nel Parlamento belga. A chi gli ha chiesto perché abbia cambiato idea, il premier belga ha detto chiaramente che è per via della "situazione nelle terapie intensive. Un gruppo relativamente piccolo ha un impatto eccessivo sul nostro sistema sanitario", ha spiegato, prima di sottolineare che la variante Omicron non sarà "l'ultima" a provocare un'ondata di contagi.
"Il virus prolifererà nei prossimi anni", ha avvertito De Croo. "I nostri ospedali devono essere più resistenti ai picchi", ha continuato il Premier, riconoscendo che "forse" duemila letti di terapia intensiva "non sono sufficienti. Dobbiamo concentrarci di più sulla prevenzione permanente", ha sottolineato, rimarcando la necessità di "rafforzare" i centri vaccinali e per i test per "alleggerire il carico" dei medici di base. Attualmente il Belgio, con due milioni di contagiati e 28mila morti dall'inizio della pandemia di Covid-19, ha il 76% della popolazione vaccinata completamente contro la malattia.