Coronavirus

Vaccino, l'esperto: "Insensato per gli under 16. Il beneficio diretto è zero"

Di Monica Soldano

Vaccino: la platea si allarga, ma non tutti i medici sono d'accordo. L'intervista di Affari al pediatra ed esperto di sanità pubblica Eugenio Serravalle

Vaccino, lo faranno  anche i pediatri? Così sembrerebbe, dopo il via libera del CTS dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, alla raccomandazione  dell’EMA, di estendere l’uso dei vaccini anti Covid anche nella fascia 12/15. 

Eppure, tra i dirigenti di sanità pubblica, i pediatri ed i medici  riuniti dall’ASsiS moltissimi non sono d’accordo. Scuote forte la testa il dottor Eugenio Serravalle, pediatra della rete ASsiS, esperto di sanità pubblica e ricercatore, ancora in attesa di una risposta alla petizione, sottoscritta in scienza e coscienza, ci tiene a dire e con tanto di bibliografia allegata, da oltre 1200 medici, tra questi nomi di lunga esperienza come Bernasconi di Modena. La petizione chiedeva una moratoria sulla vaccinazione per gli under 16.

Dottor Serravalle, il ministro Speranza inizia a parlare di normalizzazione e vuole rimettere al centro delle vaccinazioni il medico di famiglia, quello di fiducia, ma i vaccini sono ancora autorizzati in “emergenza” dall’AIFA?

Si, l’autorizzazione è sempre in regime di emergenza ed è insensata per gli under 16.

Perché ne è così convinto?

Il beneficio diretto per i teenager (dai 12 ai15) è pari allo zero. A fronte di reazioni avverse più importanti, alcune già registrate e di altre non sappiamo ancora molto ed è tutto da verificare.  Non lo dico io, ma i dati presentati dalla casa che li produce a Pfizer, basta leggere.  Come scrive anche l’Ema lo studio è stato fatto su 2260 ragazzi. Nel gruppo dei 1005 vaccinati nessuno ha sviluppato la malattia rispetto ai 16 bambini su 978 che hanno ricevuto il placebo. Il vaccino sembrerebbe così aver avuto efficcacia con un tasso reale tra il 75 ed il 100%. Gli effetti lievi riscontrati sono gli stessi lamentati dalla popolazione over 16, tuttavia si stanno valutando casi di miocardite e pericardite verificatosi dopo le vaccinazioni, soprattutto sugli under 30, ma che al momento non si possono ancora correlare al vaccino con certezza.  Un rischio nel breve termine questo che,  per quanto basso,  è del tutto insensato se pensiamo che in quella fascia di età non corrono rischi reali con la Covid 19, che si manifesta poco per loro ed è curabilissima.

Perché allora insistere con la vaccinazione, qual è la ratio?

La trovo bizzarra. Se i fragili sono già stati vaccinati, cosa vogliamo di più?

Forse eradicare il virus, come è accaduto per altre malattie in passato, grazie ai vaccini?

Questo è un obiettivo irrealizzabile.  Ad oggi non abbiamo eradicato né poliomenite né morbillo, pur disponendo di vaccini formidabili. Solo il vaiolo, che è molto specifico ed è solo nell’uomo, per questo è stato eradicato. Occorre capire che il Sars Cov 2 è anche negli animali, anche in quelli domestici, dovremo conviverci, finchè non ci immunizzeremo. Ogni virus è diverso.

 La farmacovigilanza continuerà a monitorare tutti gli effetti aggiuntivi nel corso della campagna vaccinale in tutti i Paesi membri. In attesa che la relazione di valutazione dell’EMA sia pubblicata sul suo sito. Non si escludono ulteriori effetti indesiderati che potrebbero ancora emergere visto il numero ancora più elevato di persone che saranno vaccinate?

Infatti, è proprio questo il fatto:  il costo supera il beneficio. Il gioco ha rischi imprevisti ed imprevedibili per i ragazzi in età pediatrica, lo ribadisco.