Coronavirus

Vaccino, Pregliasco: “Una sola dose per molti facilita la nascita di varianti”

Meglio vaccinare molti con una sola dose o pochi con due? Sulla questione si sta dibattendo molto e Fabrizio Pregliasco dice la sua in un’intervista

La questione delle dosi limitate di vaccino è spinosa, perché ci ha messo davanti al dubbio se sia meglio vaccinare più persone con una sola dose, in attesa della seconda, o usare subito due dosi ma per un numero limitato di persone.

Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri, aveva dichiarato che fosse preferibile vaccinare più persone con una dose singola e aspettare 120 giorni per il richiamo, poiché “il livello di protezione indotto dalla prima dose del vaccino è comunque molto alto”. Fabrizio Pregliasco, però, docente di Igiene e Medicina preventiva all’Università Statale di Milano, in un’intervista rilasciata a il Sussidiario si è dichiarato in disaccordo: “Sono convinto che sia necessario usare lo schema tipo” perché usare una singola dose potrebbe facilitare “l’insorgenza di varianti” anche se “per ora bisogna seguire le indicazioni che arrivano dalle società produttrici dei vaccini”.

Il Comitato inglese sui vaccini si è espresso in modo contrario perché “si tratta di una soluzione emergenziale che è sperabile non si debba mai adottare, perché non mancano i dubbi sulla sua efficacia”. Mentre sostiene che “non sia affatto certo” che utilizzando una sola dose su più soggetti, si potrebbero arginare gli effetti della terza ondata che, per altro, “non è detto che sia pesantissima”.

Alla domanda se dobbiamo fidarci di questi vaccini, invece risponde: “Assolutamente sì. Quello che dicono test clinici e autorità regolatorie è il punto fondamentale che garantisce trasparenza e correttezza. È importante anche per impostare una campagna persuasiva di comunicazione alla vaccinazione anche verso coloro che si mostrano scettici sui vaccini di Pfizer e Moderna”.

Secondo Pregliasco, però, l’immunità di gregge non sarà raggiunta prima di fine 2021-inizio 2022, mentre da quella naturale siamo ancora ben lontani. Comprare vaccini senza produrli, aggiunge poi, “non è una bella situazione”, anche perché, sottolinea, “la pandemia non si ridurrà se rimarranno nazioni che non avranno i vaccini”.