Coronavirus

Venerdì 18 dicembre da bollino rosso. Super esodo verso le seconde case

Il Viminale si prepara con 15 mila agenti schierati. Check point in stazioni e centri storici

Venerdì 18 dicembre da bollino rosso. Super esodo verso le seconde case

L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia. Mentre il governo decide sulle restrizioni in vista del Natale, c'è già una data cerchiata sul calendario come giorno ad alto rischio contagio: venerdì 18 dicembre. Sarà proprio prima del weekend che gli italiani si metteranno in viaggio verso le seconde case, specie dal Nord verso Sud per ricongiungersi ai parenti per le feste. La stima - si legge su Repubblica - è che si muoveranno decine di migliaia di italiani negli ultimi due giorni prima dello stop ai movimenti infraregionali, che scatta lunedì 21: lavoratori e studenti fuorisede, famiglie che non rinunciano a ritrovarsi, ma anche i tanti che si sposteranno nelle seconde case. Tutto legittimo e dunque inevitabile o affidato al buon senso della gente se negozi, bar, ristoranti sono aperti e gli spostamenti consentiti, hanno osservato molti sindaci.

E allora - prosegue Repubblica - evitare assembramenti e governare quella che viene definita una "disciplinata fruizione degli spazi" è la mission affidata alla regia del Viminale, che metterà in campo un dispositivo di controlli imponente. Sul tavolo diversi strumenti per contingentare i flussi, dai checkpoint con transenne ai contapersone, dai sensi unici pedonali ai divieti di stazionamento. L’esodo dalle città Lo sforzo più imponente sarà concentrato sugli spostamenti. Osservate speciali le stazioni di Milano centrale e Roma Termini ( dove i treni fanno già registrare il tutto esaurito) con le forze dell’ordine che già dall’esterno indirizzeranno i viaggiatori su percorsi dedicati per il controllo della temperatura e del titolo di viaggio. Ma grande attenzione sarà riservata agli accessi a bar e ristoranti con servizi mirati, già prima del weekend, per garantire che colazioni, pranzi e aperitivi si svolgano nel rispetto dei numeri previsti dal distanziamento. E soprattutto si concludano tassativamente entro le 18.