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Affido condiviso, Pillon: "Il testo resta ma ok modifiche. Battaglia Pd-FI

Affido condiviso: ddl Pillon resta ma ok alle modifiche. E' battaglia Pd-FI

"Il testo non si ritira", ma "siamo aperti al contributo di tutti". Parola di Simone Pillon, il senatore della Lega autore della proposta di legge sulle norme che, se approvate, rivoluzionerebbero la disciplina sull'affido condiviso. Intanto, la commissione Giustizia del Senato ha preso tempo, disponendo una serie di audizioni - oltre 100, riferiva ieri il presidente Andrea Ostellari - che dovrebbero partire dalla prossima settimana. Sul testo dell'ex Family day, pero', continuano a pesare le critiche delle opposizioni che ne chiedono il ritiro, e soprattutto le forti perplessita' manifestate all'interno del governo: ultime in ordine di tempo quelle del sottosegretario con delega alle Pari opportunita', Vincenzo Spadafora.

Oggi Pillon si e' confrontato con Pd e Forza Italia in un convegno promosso dal Corriere della Sera e la 27a Ora. Occasione per il leghista di ribadire la sua intenzione ad andare avanti, seppur aprendo a possibili modifiche. "Non ha alcuna rilevanza l'annuncio di Pillon. La sua proposta di legge sull'affido condiviso e' morta e lui lo sa. Inutile insistere a dispetto di tutti", afferma invece il senatore azzurro Francesco Giro, secondo il quale "il protagonismo e il narcisismo, soprattutto quando si affrontano temi cosi' delicati, non aiutano nessuno, neppure il collega senatore proponente. Se si vuole chiamare la proposta Pillon uno 'zombie' a me va bene: un morto che cammina sempre morto e'. I 5 stelle hanno gia' dichiarato che e' una roba indigeribile".

Dello stesso avviso il Pd che con Andrea Catizone, responsabile Pari opportunita', garantisce: "Prosegue la nostra battaglia contro una misura disastrosa". Il ddl "deve essere ritirato". Stamane e' stata la vicepresidente dei senatori dem, Valeria Valente, a ribadire in occasione del confronto con Pillon, riferisce il collega di partito, "che l'impianto culturale e giuridico del disegno e' inaccettabile e per questo il disegno va ritirato. Il lavoro congiunto di contrasto ai vari livelli del Pd ha avuto i primi effetti costringendo l'avvocato-mediatore Pillon a rallentare la corsa e a promettere di cambiare molte delle disposizioni", conclude Catizone.