Affido condiviso: dubbi del governo su ddl Pillon, stop di Spadafora
Dubbi nel governo e nella stessa maggioranza giallo-verde sul ddl del leghista ex Family day, Simone Pillon
Crescono i dubbi nel governo e nella stessa maggioranza giallo-verde sul ddl del leghista ex Family day, Simone Pillon, che rivoluziona le norme sull'affido condiviso dei figli minori in caso di divorzio dei genitori. Il ddl, all'esame della commissione Giustizia del Senato in sede redigente - quindi salvo ripensamenti destinato ad approdare in Aula blindato - ha sin da subito suscitato forti critiche da parte delle opposizioni, che ne chiedono il ritiro, incassando il 'niet' anche di esperti e associazioni cattoliche e laiche che operano nel settore. Dubbi e perplessita' condivise dai 5 stelle, che infatti gia' settimane fa, per voce del capogruppo al Senato Stefano Patuanelli, avevano impresso una frenata. E oggi le parole del sottosegretario Vincenzo Spadafora suonano come una pietra tombale sul testo: "Sono in aumento i reati e le violenze sui bambini e sulle bambine, in particolare i reati di pedopornografia e i maltrattati in famiglia. Questo e' grave e deve far rivedere al Parlamento e al governo proposte come il ddl Pillon che in questo senso non aiuta. Mi riferisco ai casi di maltrattamenti in famiglia. Dobbiamo - scandisce a margine della presentazione del dossier 'Indifesa' di Terre des Hommes - assolutamente rivedere quella proposta e far si' che tutte le proposte successive rimettano al centro esclusivamente l'interesse dei bambini e delle bambine. Non ci deve essere alcun arretramento culturale sul tema dei diritti nel nostro paese", mette in chiaro il sottosegretario. Il leghista Pillon, contattato, preferisce non commentare.
Quasi a voler rincarare la dose, Spadafora torna poi sulla questione in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, dove scrive: "Il dato relativo ai maltrattamenti dovrebbe far rivedere sia al Governo che al Parlamento proposte come quella del ddl Pillon, che non aiutano a mettere al centro dell'attenzione l'interesse dei bambini e delle bambine". Una posizione che, viene spiegato, non e' affatto isolata all'interno dell'esecutivo. Del resto, giorni fa era stato lo stesso ministro della Famiglia, il leghista Lorenzo Fontana, a parlare di correzioni al testo, a conferma dei dubbi esistenti anche all'interno dello stesso partito di cui fa parte Pillon. Soddisfatte le opposizioni, che pero' chiedono a Spadafora di passare dalle parole ai fatti, e alla maggioranza di ritirare il testo, e' la posizione della responsabile Infanzia del Pd, Francesca Puglisi, e delle senatrici dem Monica Cirinna' e Valeria Valente. Per Mara Carfagna, esponente di Forza Italia ed ex ministra delle Pari opportunita', "lo stop al ddl e' un sollievo". Per FdI "serve una riforma di buon senso", spiega Augusta Montaruli, che invita a prendere in considerazione la proposta di legge presentata dal suo partito. (AGI) Ser
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