Costume

Al Tre Olivi di Paestum brilla una nuova stella, quella di Giovanni Solofra

Eduardo Cagnazzi

La proposta dell'imprenditore agricolo ed alberghiero Giuseppe Pagano è quella di legare piatti alle eccellenze locali ispirati però alle avanguardie artistiche

All’ombra dei templi di Paestum brilla una nuova stella. E’ quella di Giovanni Solofra, lo chef stellato che nell’antica Poseidonia, sotto tutela dell’Unesco, ha preso in mano la gestione della cucina del Ristorante Tre Olivi, all’interno del Savoy Beach Hotel, di proprietà della famiglia Pagano.

Solofra, che alle spalle ha grandi esperienze nelle cucine di Heinz Beck, Quique Dacosta e Ciccio Sultano, è affiancato dalla compagna di vita e di lavoro Roberta Merolli, nuova chef patissier del Tre Olivi.

A Paestum, nel nuovo Tre Olivi, hanno realizzato una proposta fortemente legata al Cilento, creando rapporti di collaborazione con presidi slow food ed eccellenze locali, ma con una forte matrice artistica, piatti ispirati alle avanguardie artistiche nazionali ed internazionali.

Il Tre Olivi è un’idea prima che un ristorante. Un connubio ideale tra il concetto di perfezione espresso dal numero tre e l’ulivo, la pianta tanto cara agli antichi Greci da essere considerata sacra. Ed è proprio questa sacra perfezione il cardine attorno a cui ruota l’universo del restaurant, dove si respira mediterraneo a partire dalla scelta degli arredi, realizzati interamente in legno d’ulivo.

Un concept così denso di ispirazioni e visioni non poteva che incontrare il talento di Giovanni Solofra, che della cucina permeata di studio e significato ha fatto uno stile di vita. Galeotto fu l’incontro con Giuseppe Pagano, di origini vesuviane come lui, e di tutto l’universo di valore che l’imprenditore paestano porta con sé. Un incontro da cui nacquero idee e progetti, che oggi prendono forma nel nuovo Tre Olivi, lo spazio intimo e accogliente di sempre, con “tante piccole, sottili differenze che fanno la differenza”. Ed oggi occupa un posto di eccellenze nel gruppo di Peppino Pagano che, partito negli anni Ottanta con l’acquisto dello Schumann di Paestum, si è riversato nel campo alberghiero acquisendo l’Explanade e il Savoy Beach, prima di dedicarsi all’agricoltura, sua vocazione di sempre, con la creazione dell’azienda agricola San Salvatore 1988.