Costume
Boom di matrimoni anziani-badanti. I motivi? Solitudine ed eredità
Più che l'amor valse... la solitudine. O meglio, la pensione di reversibilità. In un'Italia sempre più anziana il fenomeno di chi sposa le giovani badanti ha raggiunto livelli incredibili: secondo l’Istat sono 30 mila in 10 anni, il 10 per cento di tutti i matrimoni misti, 428 solo a Milano nel 2013, 23 a Roma, ma già 13 nei primissimi mesi del 2016. E negli ultimi tempi i matrimoni dei vecchi in Italia, avverte il presidente degli avvocati matrimonialisti italiani (AMI), Gian Ettore Gassani, sono addirittura raddoppiati, raggiungendo quota 5 mila, e «possono presentare anche aspetti patologici». Secondo il Centro Studi dell’Ami il 70 per cento sono destinati a fallire. E il 20 per cento delle separazioni e delle cause in tribunale riguarda esclusivamente gli over 65.
Così, tra patrimoni contesi e proteste dei familiari, è in atto una piccola guerra che attraversa tutto il nostro Paese, come racconta La Stampa. A volte l'anziano consorte è vittima, ma nella maggior parte dei casi il vecchietto è complice e consapevole, come hanno raccontato all’avvocato Luca Berni i nipoti di un anziano signore di Tizzano Valparma che aveva sposato la sua badante: «Siamo andati da lui e gli abbiamo chiesto perché. E lui ci ha detto perché con lei sto bene. Ma quando gli abbiamo detto “scusa, zio, ti rendi conto che lei lo fa per interesse?”, lui ha risposto: sì, lo so. Lei vuole il permesso di soggiorno. Ma a me va bene. Sono felice. E voi fatevi gli affari vostri».
Il patrimonio e l’eredità contesa dell’anziano stanno molto spesso all’origine di questi matrimoni, come sottolinea Gian Ettore Grassani che ha scritto pure un libro di successo su questo tema, «I perplessi sposi». L’avvocato Luca Berni, di Parma, che ha seguito molti di questi casi, dice che «si tratta di donne molto spregiudicate e quasi tutte dei Paesi dell’Est. Una volta è venuta una badante da me e mi ha chiesto espressamente che cosa ci guadagnava a sposare il suo paziente. Io a quel punto ho preferito avvisare i familiari». A Torino, racconta l’avvocato Luciano Zacchero, la procura ha scoperto persino un giro di matrimoni combinati da una organizzazione cinese per fare avere i permessi di soggiorno ad alcune giovani da immigrare nel nostro Paese. Sarebbero bastati 1020 euro, c’è scritto nelle carte, per convincere Bruno Drocco a sposare la signorina Wang in Cina, «il 2 luglio del 2014». A Torino, invece, sono avvenuti i matrimoni combinati tra Duan Yanxia e Vittorio Alessandria, e tra Tian Aihong e Michele Vella. Dopo il permesso di soggiorno, tanti saluti e chi s’è visto s’è visto. E’ successo pure di peggio, per lo stesso motivo: un’anziana signora di 83 anni ha sposato per pochi spiccioli un transessuale marocchino.