Costume

Bridgerton, "erotismo raso al suolo: non c'è alternativa alla pornografia"

La sessuologa Spina sulla serie tv Bridgerton: "Oggi in tv erotismo raso al suolo ma così non c'è alternativa alla pornografia"

Che peso hanno nella vita di oggi il sesso, la ricerca del piacere per sé e per il proprio partner?

La pandemia prima e poi la guerra in Ucraina hanno diminuito la passione? Non ci resta che assistere alle scene d'amore in tv o neanche più sullo schermo il sesso è adeguatamente rappresentato? A sentir parlare della serie televisiva statunitense Bridgerton, ambientata in una utopica età della reggenza inglese dove le giovani donne cercano marito e le madri sono in fermento, il sesso e la passione ardente sembrerebbero essere al centro della narrazione. L'agenzia di stampa Dire per approfondire questi temi ha raggiunto telefonicamente la sessuologa Rosamaria Spina.

Protagonista della prima stagione è Daphne Bridgerton che, al debutto nell'alta società, incontrerà il duca di Hastings e con lui scoprirà quell''amore che ti brucia dentro' ma anche e soprattutto il piacere piacere passionale, una rappresentazione che sembra essere decisamente in controtendenza rispetto alle produzioni di serie e film oggi.

BridgertonFoto Ipa
 

Dopo Mr Grey (protagonista di 'Cinquanta Sfumature') non sono più pervenute scene di sesso sul grande e piccolo schermo. E' così e perché ciò accade? E' lo specchio della società odierna?

In questa fiction il sesso c'è ma fino ad un certo punto. Mi aspettavo molto di più da questa serie tv, forse per i 'rumors' che l'hanno contornata ma alla fine debbo confessare che ne sono rimasta delusa. Si parla di scene di sesso, di un 'prodotto' in controtendenza ma 'stringi stringi' finisce tutto in una bolla di sapone perché ciò che è al centro della prima stagione e ancora di più nella seconda è la passione e il romanticismo, dimostrando, ancora una volta, che alla fine ciò che si cerca è il 'vissero felici e contenti'. Il sesso c'è ma è in secondo piano.

Molto probabilmente- prosegue Spina- il clamore suscitato è legato al fatto che ultimamente siamotalmente poco abituati alle scene di sesso sullo schermo che quando si vede qualcosa di questo tipo chissà cosa ci sembra. Più in generale mi sento di dire che, infatti, stiamo assistendo da un pò di tempo a questa parte ad un 'puritanesimo' sia nel grande che nel piccolo schermo. Direi che c'è un forte ritorno al romanticismo più che alla sensualità. La sessualità oggi è 'tabuizzata'. Mentre negli anni 80 la visione del nudo nella pellicola cinematografica era molto pronunciata, pensiamo al film '9 settimane e mezzo' ma anche alla commedia per famiglie 'Una poltrona per due', oggi non è così.

BridgertonFoto Ipa
 

Le scene di sesso sono tagliate di netto. Viene rappresentato della storia 'un prima' e 'un dopo' ma manca il 'mentre' rispetto all'atto sessuale. Questo è anche un po' il risultato del movimento 'Me too' a cui dobbiamo molto in quanto è stato in grado di cambiare l'atteggiamento nei confronti della donna ma che, di contro, ha generato l'idea un'attenzione a volte esagerata a cosa si dice, si mostra e guarda. Il risultato finale è che nel dubbio oggi si tende a tagliare del tutto l'atto sessuale. Così nessuno può obiettare nulla ma questo è controproducente. Non c'è una alternativa alla pornografia.