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Divorzi, è boom tra chi usa i siti di tradimento e dating online

Le classifiche non lasciano spazio a dubbi: in Italia, soprattutto al nord, i matrimoni hanno vita sempre più breve. Lo dimostrano le recenti rilevazioni Istat, che mostrano come negli ultimi 15 anni, dal 2000 a oggi, le separazioni siano aumentate di circa il 25% e i divorzi di quasi il doppio. E se la legge sul divorzio breve ha dato un’ulteriore spinta alla decisione di molte coppie a dirsi addio, riducendo a soli 6 mesi le tempistiche nel caso di pratiche consensuali, le chat e i siti di incontri hanno ormai un ruolo preponderante nelle cause che stanno a monte della fatidica decisione.

 

A Milano, nel solo 2014, sono aumentate del 30% le separazioni a un anno dalla celebrazione delle nozze. Il profilo? “Si tratta principalmente di giovani in età compresa tra i 20 e i 30 anni e tra di essi il 35% dichiara di aver conosciuto il proprio partner attraverso un app di dating online (Tinder, Badoo o Happn)”, afferma l’avvocato Lorenzo Puglisi, Presidente e fondatore dell’associazione Familylegal. Solo il 25% di queste unioni però sembra superare la scadenza dei 5 anni. Il quadro milanese è sicuramente amplificato rispetto al resto d’Italia, ma offre un panorama chiaro di quanto, fatte le debite proporzioni, è ormai il percorso della maggior parte delle relazioni fra i ‘nativi digitali’. 

A Milano, in linea con quanto si è già verificato in altri Paesi come la Spagna, ove il dating online ha oramai superato il vecchio approccio vis à vis per lasciare spazio al flirting tramite smartphone, è aumentato vertiginosamente l’uso di tali app. “Stando ai dati raccolti da Familylegal, nella sola Milano il 40% dei matrimoni salta per i tradimenti scoperti da uno dei due partner e consumati su whatsapp, tinder, badoo o happn”. Sono queste le applicazioni più diffuse e più scaricate: la sola Tinder conta 50 milioni di utenti attivi e 12 milioni di chat al giorno, mentre Badoo, lanciata in Spagna nel 2006 e presente in 200 Paesi, ha raggiunto l’impressionante quota di 200 milioni di iscritti. Il primato italiano di utenti se lo aggiudica Roma. Meetic, colosso francese degli incontri on line, solo in Italia ha 7 milioni di affezionati user. Ma se il dato che riguarda le coppie più giovani, che magari si incontrano su Facebook e si lasciano per colpa di un nuovo fatale incontro su un altro sito di dating, non lascia ormai più impressionati, ci sono altri numeri su cui riflettere. “Le cifre più impressionanti riguardano le separazioni fra coppie over 50, che si lasciano proprio in seguito a tradimenti resi più facili da queste app: i numeri evidenziano un aumento di quasi il 30% di separazioni nella fascia di età fra i 50 e i 60 anni, nella sola Milano”. Un ulteriore 20% di separazioni, sempre dovute a tradimenti consumati on line, si registra poi fra le coppie senior, ovvero dai 60 anni in su. “A riprova del fatto che questi nuovi mezzi iniziano ad avere una diffusione trasversale e che, come era prevedibile, da qui ai prossimi cinque anni l’incidenza degli incontri on-line è destinata ad avere un riflesso importantissimo sulla vita quotidiana, in primis proprio sull’aumento dei divorzi”. Ma ci sono anche storie a lieto fine: “Qualche tempo fa due coniugi si sono rivolti a me per separarsi dopo 3 anni di matrimonio e poi si sono ritrovati su Tinder e si sono rimessi insieme”, racconta ancora Puglisi.

Una nota a parte la meritano le chat dedicate agli incontri esclusivamente sessuali, come Pure, che vanta già 10 milioni di iscritti al mondo fra persone che desiderano incontrarsi per una notte, o come 3nder, che invece raccoglie i fan del sesso a tre, oppure ancora Grinder, 4 milioni di iscritti al mondo e sempre a sfondo puramente erotico per utenti esclusivamente omosessuali, o ancora Her, che individua gli eventi riservati a lesbiche e donne bisex nella zona e il controllo (assiduo) contro l’intrusione degli uomini che cercano una cosa a tre. Non si tratta più solo di uno strumento per rapporti occasionali, ma di un mezzo sempre più apprezzato per accorciare le distanze e rompere il ghiaccio velocemente. “Basti pensare che il 70% degli incontri on-line, nella sola Milano, sia fra persone impegnate/sposate che fra single, portano a consumare un primo incontro erotico già  nel giro di qualche giorno. È facile intuire quale sia, inevitabilmente, il passo successivo”, conclude Puglisi.