Fenicotteri rosa, Sardegna: a Cagliari i fenicotteri rosa nascono da 25 anni
Curiosità sui fenicotteri rosa: Cagliari è l'unica città al mondo dove i fenicotteri rosa nidificano in modo stabile
FENICOTTERI ROSA CAGLIARI FESTEGGIA I 25 ANNI DEL PARCO DI MOLENTARGIUS
Cagliari festeggia 'sa genti arrubia', i fenicotteri rosa che nidificano in citta' da 25 anni. I 'pulli', i pulcini degli eleganti trampolieri, anche quest'anno sono stati i protagonisti del 'miracolo' che si è compiuto nello stagno di Molentargius a poche centinaia di metri dall'abitato di capoluogo. I piccoli fenicotteri rosa iniziato a muovere i primi passi sugli argini delle saline sotto lo sguardo vigile dei genitori rinnovando così il mistero della riproduzione in un'area urbana dopo che l'inatteso evento venne scoperto, nella primavera del 1993, dall'ornitologo Helmar Schenk, il primo a documentare la nidificazione di fenicotteri a Cagliari.
DOVE VEDERE I FENICOTTERI A CAGLIARI: MOLENTARGIUS FENICOTTERI ROSA
"Cagliari è' l'unica città al mondo dove i fenicotteri rosa nidificano in modo stabile", spiega Vincenzo Tiana presidente dell'associazione del Parco di Molentargius che quest'anno celebra i 25 anni con visite guidate e convegni. In questo angolo d'Africa incastonato tra la città e la spiaggia del Poetto si sono dati appuntamento centinaia di cagliaritani per ammirare le migliaia di uccelli rosa ammassati sulle rive dello stagno. Bisogna addentrarsi per alcune centinaia di metri tra paludi, ponticelli e canneti, accompagnati dal 'vociare' ininterrotto de 'sa genti arrubia', tra voli di aironi e gabbiani, per godere lo spettacolo di migliaia di trampolieri rosa che si specchiano sulle acque della laguna.
STAGNO DI MOLENTARGIUS FENICOTTERI ROSA
E' il bacino Bellarosa Maggiore che ospita la maggiore colonia di fenicotteri rosa. Dal 1993, quando nacquero i primi mille esemplari, la nidificazione si e' ripetuta seppure con alterne vicende negli anni successivi. "Vuol dire che si trovano bene qui perche' i cittadini li rispettano", spiega ancora Tiana. Tant'è che si è arrivati ad avere 'nidiate' di 18 mila pulli. Nel 1998 colonia si trasferì nelle vicine saline di Macchiareddu per poi tornare a nidificare a Molentargius.
I fenicotteri rosa si spostano quotidianamente tra gli stagni cagliaritani attraversando il cielo sopra la città con stormi di decine di uccelli che volano in lunghissime formazioni. Uno spettacolo che si ripete ogni sera prima del tramonto. Si spostano per far scorta di cibo: piccoli crostacei rosa (l'Artemia salina) di cui sono ricche le saline di Macchiareddu. Una popolazione variegata, quella de 'sa genti arrubia', che oltre che dagli esemplari indigeni e' composta da quelli provenienti dalla Camargue, in Francia, dal parco della Donana, in Spagna, e anche dal Maghreb. Sono stati censiti fenicotteri provenienti anche da altri Paesi come Grecia e Turchia e persino dall'Iran.
E' possibile identificarli grazie agli anelli in plastica collocati nelle zampe quando sono ancora piccoli. Anche i pulli nati in questi giorni verranno marcati e fra tre mesi saranno quasi in grado di volare. Nel frattempo vivranno in un angolo dello stagno, adibito ad asilo', dove vivranno protetti fino a che non saranno in grado di spiccare il volo per avventurarsi nel grande gioco delle migrazioni.
QUANDO VEDERE I FENICOTTERI ROSA IN SARDEGNA
Uno dei periodi dell’anno più emozionanti in cui osservare i fenicotteri rosa in Sardegna sono le prime settimane di giugno, quando questi bellissimi volatili decidono di fermarsi a nidificare tingendo di rosa l’intera area.
Durante tutto l’anno è comunque possibile osservare piccoli gruppi di fenicotteri che abitano le diverse zone della Sardegna. Anche durante l’inverno, quando si riposano in attesa della primavera e del periodo della nidificazione.
PERCHÉ I FENICOTTERI SONO ROSA
I fenicotteri rosa si nutrono di molluschi, insetti acquatici e piccoli crostacei. Ed è proprio il piccolo gamberetto rosa Artemia salina, contenente carotenoidi, che conferisce alle penne il caratteristico colore. Anche le artemie, peraltro, si procurano i pigmenti tramite l’alimentazione, e concentrano sulla loro corazza quelli presenti nelle alghe di cui si nutrono. La colorazione della livrea dei fenicotteri dipende dunque dalla quantità di microcrostacei ingeriti, e varia dal bianco al rosa più o meno intenso. I carotenoidi però col tempo si degradano, e le penne cadute durante la muta perdono in breve il loro tipico colore.
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