Costume

Franca Sozzani è morta. Le sue sfide? "Milano, giovani, creatività"

Addio a Franca Sozzani, storica direttrice di Vogue Italia. Creatività a 360°, Milano capitale fashion, moda meno elitaria: le sue sfide raccontate ad Affari

La ricetta di Franca Sozzani per la moda italiana: Milano, giovani, creatività. L'ULTIMA INTERVISTA AD AFFARI

Di Maria Carla Rota
@MariaCarlaRota


"Milano sta attraversando un momento glorioso nel landscape internazionale. Bisogna concentrare le forze, come fanno gli altri Paesi, che puntano sulla capitale, da Londra a Parigi. E Milano è la capitale della moda italiana". Così Franca Sozzani, signora della moda scomparsa oggi a 66 anni, aveva spiegato ad Affaritaliani la decisione di organizzare la Vogue fashion's night out 2016, giunta all'ottava edizione, solo a Milano. Niente Firenze e niente Roma quest'anno. Non solo. "Ci concentreremo molto sui giovani - aveva aggiunto Franca Sozzani -. Non solo stilisti, ma anche fotografi, designer e registi". L'imperativo è "dare spazio ai giovani talenti": "E' giusto che vadano avanti loro... E allora aiutiamoli”.


E' morta a 66 anni la direttrice di Vogue Italia Franca Sozzani. VIDEO


La storica direttrice di Vogue puntava su una creatività a 360 gradi e su una moda che avesse un rapporto sempre più diretto con il pubblico, grazie ai social network e all'organizzazione di eventi sempre più interattivi e accessibili, che hanno permesso ai partecipanti di avvicinarsi alle griffe di alta moda. "Questo era anche l'obiettivo stesso di Vogue, che era visto come una realtà un po' elitaria", aveva confessato Franca Sozzani

FRANCA SOZZANI, LA VITA

L’annuncio della morte di Franca Sozzani è stato dato oggi pomeriggio dalla Fondazione Ieo di cui era presidente. Nata a Mantova nel 1950, dopo aver frequentato il liceo Virgilio della sua citta' natale, si e' laureata all'Universita' Cattolica di Milano in Lettere e filosofia con una tesi in filologia germanica.

Sozzani ha iniziato la sua carriera lavorando per la rivista "Vogue Bambini" (rivista creata nel 1973). Nel 1980 diventa direttore responsabile di "Lei". Tre anni dopo, dirige anche "Per Lui", la versione maschile di "Lei". Dal 1988 dirigeva "Vogue Italia", mentre da ottobre 2006 era anche direttore responsabile di "L'Uomo Vogue". Oltre a ricoprire tali cariche, Franca Sozzani e' stata direttrice editoriale della casa editrice Conde' Nast per l'Italia e, dal marzo 2013, presidente della Fondazione IEO Istituto Europeo di Oncologia.

A febbraio 2010 ha lanciato il sito internet Vogue.it, il primo portale al mondo intestato alla testata di moda. Successivamente le vengono affidate altre due testate cartacee: "Vogue Gioiello" e "Vogue Accessory". Nel 2015 e' stata nominata direttrice responsabile di tutti i periodici in lingua italiana con il marchio Vogue. Oltre alle testate che gia' dirigeva, le erano stati affidati anche "Vogue Sposa" e "Vogue Bambini”.

FRANCA SOZZANI, L'IMPEGNO NEL SOCIALE

Considerata una delle signore della moda, inconfondibile per la sua predilezione per il look nero, Franca Sozzani era molto impegnata nel sociale e per la ricerca. Fra i tanti progetti da lei ideati per la Fondazione, il Vintage Project e' un esempio della possibile alleanza fra gli universi della moda e della ricerca biomedica. Tramite i vintage shop i capi donati dalle star, dagli stilisti e da tutte le persone che aderiscono al progetto vengono venduti al pubblico, destinando l'intero ricavato alla Ricerca Scientifica.

FRANCA SOZZANI, I RICORDI 

Tutta la Fondazione Istituto Europeo di Oncologia e Centro Cardiologico Monzino e' profondamente addolorata per la scomparsa prematura della sua Presidente, Franca Sozzani. Donna di inesauribile energia, rimane un riferimento e un modello di creativita' anche nell'impegno sociale. "Franca Sozzani ci ha lasciato in eredita' il suo entusiasmo, la sua forza vitale e intellettuale e la sua capacita' innovativa - ha detto Carlo Buora, Presidente IEO e Centro Cardiologico Monzino - Con il suo spirito positivo e' riuscita a valorizzare al massimo la sensibilita' del suo mondo anche verso temi come la lotta al cancro e alle malattie cardiovascolari". 

"Milano oggi perde un'importante rappresentante di moda e stile, italiano e non solo. Franca Sozzani e' stata molto piu' di una giornalista di moda. La nostra citta' le deve molto. Ha saputo interpretare e anticipare tendenze: raccontandole con eleganza, ha contribuito a fare di Milano un punto di riferimento internazionale per il mondo del fashion. La ricorderemo sempre con affetto". Cosi' il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha ricordato Franca Sozzani.

Una "perdita incalcolabile" per Vogue, per "il mondo della moda", per lettori, fotografi, giornalisti, stilisti, e per "la gente che ha incontrato nel mondo anche grazie al suo incarico alle Nazioni Unite". Con queste parole Jonathan Newhouse, presidente e amministratore delegato di Conde' Nast international, ha ricordato Franca Sozzani, annunciandone la morte oggi a Milano. "E' stata una dei piu' grandi direttori che abbia mai avuto una rivista - ha affermato Newhouse - e' stata la persona piu' importante, influente e di talento nell'organizzazione Conde' Nast international. Ha reso Vogue Italia una potente e influente voce nei mondi della moda e della fotografia. Ha portato Vogue a superare quello che era il tradizionale modello di rivista di moda". I piu' grandi fotografi guardavano a Franca Sozzani come "un leader creativo che dava loro la liberta' - ha aggiunto - di produrre i loro migliori lavori. Chi ha avuto la fortuna di conoscerla e lavorare con lei, la ha amata, rispettata e ammirata". Come editore, ha ricordato ancora il presidente di Conde' Nast International, "era concentrata, esigente, aperta alle idee e agli esperimenti e estremamente severa soprattutto con se stessa. Come persona era onesta, divertente, appassionata e possedeva senso di ironia e umilta'". Negli anni piu' recenti, ha voluto sottolineare Newhouse, "era stata anche ambasciatrice della moda per le Nazioni unite, una missione che l'aveva portata nel mondo per portare supporto alla moda e alle persone che vi lavorano in posti come Africa, Asia e altre regioni al di fuori dei usuali circuiti. In questo ruolo si e' battuta contro la fame nei paesi poveri e ha aiutato ad aumentare la consapevolezza sul problema e i contributi economici. Il mondo della moda e' in lutto - ha concluso Newhouse - abbiamo il cuore spezzato". l