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Covid, il 2022 porterà a 220mila separazioni: resiste chi tradisce

Il primo lunedì di lavoro dopo il 31 gennaio è conosciuto non a caso come "divorce monday"

Il Covid porterà a 100mila divorzi e 120mila separazioni nel 2022. Il 58% delle coppie resiste grazie al tradimento

Il primo lunedì lavorativo dopo Capodanno è ormai noto in tutto il mondo come il "Divorce Monday", il lunedì del divorzio, giorno che segna il momento in cui la maggior parte delle coppie scoppia, dando inizio ad un consapevole percorso che porta inevitabilmente a separarsi e divorziare.

"E vero è che proprio a gennaio si arriva a registrare il picco più elevato dell’anno", sottolineano gli analisti di Incontri-ExtraConiugali.com. Certo è che nel corso del tempo si è assistito ad un costante aumento delle separazioni e dei divorzi, che erano inferiori annualmente a 20mila negli anni 1971-1980 per arrivare a 990.000 donne e 681.000 uomini che risultavano divorziati nel 2018. Poi vi è stato un lievissimo calo nel 2019 per ripartire in salita nel 2020 con un trend che si è incrementato con la pandemia e che porterà nel 2022 ad ulteriori 100mila divorzi e 120mila separazioni.

"Ma questo gennaio 2022 sarà anche il mese d’oro dell’infedeltà coniugale e molte coppie potranno trovare un aiuto per riuscire a salvare il loro rapporto. Per molti, infatti, la scappatella è solo una valvola di sfogo che sovente consente di salvare un matrimonio in crisi", spiega Alex Fantini, fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com.

Divorzio? Il 58% delle coppie resiste anche grazie ai tradimenti

Ci si sposa, si forma una famiglia, si conquista la felicità. Poi però tutto cambia all’improvviso e senza neanche rendercene conto l’amore finisce. Secondo i dati basati sugli iscritti al portale, attraverso il tradimento il 58% delle coppie riesce ad andare avanti. Ma non sempre è la cosa più giusta da fare. In Italia, secondo le statistiche, sono soprattutto le donne (48%) —ma a volte anche gli uomini (22%)— a lasciarsi influenzare dalle persone che hanno intorno e che sovente “mormorano”, giudicano o addirittura condannano. 

"Ma la fine di un matrimonio non è un fallimento. - spiega Fantini - Fallire è giocare ad essere la classica 'famiglia felice' quando felici non si è. Fallire è manipolare o farsi manipolare dal partner e continuare a vivere una vita grigia. Fallire è credere che l’amore non esista. Fallire è fingere di amare o elemosinare l’amore da chi invece non ci ama più. Fallire è rimanere insieme per paura della solitudine o per timore del giudizio degli altri".