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Luca Barbareschi rivela: “Durante la mia vita sono stato gay”

di redazione costume

Luca Barbareschi: "Io sono stato omosessuale nella mia vita, forse ho trovato un adattamento alle mie problematiche"

Luca Barbareschi: “Sono stato gay, l’omosessualità è un adattamento”

"Durante la mia vita sono stato omosessuale", lo dice Luca Barbareschi, che si è raccontato in una lunga intervista a Repubblica. Secondo l'attore e regista parla mentre sta girando la scena finale di The Penitent. Il film è ispirato alla figura dello psicologo canadese Jordan Peterson che a suo parere era «un genio attaccato ferocemente perché si rifiuta di dire che c’è un terzo sesso. Trovo che abbia ragione: è un medico e non può prescindere dal fatto che i cromosomi siano quelli. Nel nostro film lo psichiatra viene linciato perché un giovane paziente gli annuncia una strage e poi uccide otto persone. L’assassino è ispanico, vittima della società, è gay, emarginato, quindi forse non è più colpevole. La stampa si sposta sullo psicologo, complice una pubblicazione in cui aveva scritto che l’omosessualità è un adattamento. Per me ci sta: io sono stato omosessuale nella mia vita, forse ho trovato un adattamento alle mie problematiche"

Luca Barbareschi contro il finto moralismo

Sul finto moralismo e il politically correct, Luca Barbareschi dice: "I miei figli cresciuti nelle università americane non hanno più senso dell'umorismo. Se dico 'guarda che migno**one' rispondono 'no, papà, è una ragazza che soffre'".

"Soprattutto quella di dodici anni, che è andata alle scuole francesi, è politicamente corretta. Io mi incazzo ma manteniamo il senso dell'umorismo - le parole del regista  - Sono aperto e tollerante, senza pregiudizi ma quello che avviene è un disastro, perché è una semplificazione. Ci sono centoventi gender che litigano tra loro. Siamo andati nella follia, ci sarà una reazione tra qualche anno e torneremo peggio di prima".