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Macedonia, il viaggio: la capitale Skopje e le cinque perle della sua collana
Le cinque città da visitare in un viaggio in Macedonia, piccolo ma così affascinante Paese, poco meno esteso della Sicilia
Quando si parla di "macedonia" viene subito in mente la succosa coppa ricolma di pezzi di frutta di stagione, con o senza zucchero, innaffiata con il limone o con un liquore. Il termine potrebbe derivare dal francese macédoine, appunto “miscuglio di cose diverse”; oppure da macedonia balcanica che, dopo le conquiste orientali di Alessandro Magno, fu popolata da genti diverse. La Macedonia, quale perla dei Balcani, può riservare piacevoli sorprese poiché solo da poco sta scoprendo la sua vocazione turistica e, come destinazione meno turistica, può consentire una vacanza di tutto riposo. Non vi sono molte informazioni circa le città fuori della capitale, pertanto come uno scrigno che mostra pian piano i suoi tesori, occorre andare alla scoperta delle bellezze celate che racchiude. Questa caratteristica ha consentito di mantenere la particolarità di un paese vero e non costruito ad uso dei turisti, come spesso avviene in Europa. Geograficamente la regione Macedone comprende l’attuale Repubblica di Macedonia (38%), la provincia greca di Macedonia (51%), dove è nato Alessandro Magno, e un angolo di Bulgaria (11%). I confini attuali sono piuttosto recenti: dopo il referendum dell’8 Settembre 1991, nel gennaio 1992 la Macedonia si è staccata ufficialmente dalla ex Jugoslavia.
Fare un viaggio in Macedonia significa visitare un paese al di fuori dei soli giri turistici. Non per questo non vi sono cose che meritano di essere viste. E' vero non vi è il mare, ma dopo tante vacanze sulle nostre spiagge questo è un fattore secondario, tanti sono i luoghi nascosti nelle vallate, sulle montagne, lungo i fiumi e i laghi.
Un itinerario in questo paese deve includere prioritariamente: i bellissimi monasteri con gli affreschi autentici, le moschee, le chiese e ... i vini macedoni. La zona vinicola più famosa della Macedonia è quella intorno a Tikves nei pressi della capitale Skopje, dove si possono provare nelle cantine i famosi vini, accompagnando i calici con degustazione dei prodotti tipici locali. Per poter iniziare il tour bisogna giungere a Skopje, magari con un volo Wizz Air da Treviso, davvero low cost (anche per meno di 50 euro).
Questo un esempio di viaggio per conoscere questo piccolo, ma così affascinante Paese, poco più piccolo della Sicilia che, grazie al suo passato millenario, offre innumerevoli tesori culturali, artistici e storici.
La capitale macedone è nota per i suoi contrasti: la città vecchia mussulmana, la charshija, con la sua rete di vicoli stretti e tortuosi che sboccano in piccole piazze, i suoi negozi e i bar dove sembra che il tempo si sia fermato e dall'altro lato la piazza Makedonija dominata dalla statua di Alessandro Magno, la nazione tende a cancellare i segni del passato recente per rifarsi al suo passato lontanissimo e controverso. La Moschea Mustafa Pasha, la Fortezza del Museo Nazionale, la Chiesa San Spas, con l’ iconostasi alta sei e lunga dieci metri, stanno a ricordare le diverse fasi della storia della Macedonia. Prima di lasciare Skopje non può mancare una visita al Vecchio Bazar, il più grande mercato dei Balcani al di fuori d'Istanbul, l'unica parte vecchia della città ad essere in gran parte sopravvissuta al terremoto del 1963.
Si parte per Tetovo per visitare la Moschea Dipinta costruita nel XVII secolo e conosciuta come Moschea Aladzha o Pasha Djamija. Autentico gioiello dell’arte islamica, costruita nel 1459 con le donazioni di due nobildonne musulmane, Hurshida e Mensure, la cui tomba si trova all’interno del giardino. La moschea si presenta a forma di cubo, interamente decorata sia all’esterno che all’interno con motivi floreali e geometrici che riprendono elementi in stile sia barocco sia neoclassico. Gli affreschi e i decori in legno, tutti in ottime condizioni, risalgono al 1833 quando l’edificio fu ricostruito ed ampliato da Abdurahman Pasha.
Successivamente si visita il bellissimo monastero dell’XI secolo di Giovanni Battista nel parco nazionale Mavrovo. Il monastero è arroccato su rocce calcaree al di sopra della gola del fiume Radika, circondato dal bosco del monte Bistra. Fu distrutto completamente, tranne l’icona di San Giovanni: la leggenda narra che durante i tumulti spariva per poi tornare al suo posto dopo le baraonde. Da visitare l’iconostasi, opera maestosa realizzata dal 1830 al 1835 con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Si prosegue verso Struga, una delle principali località di villeggiatura del Paese, affacciata sul lago Ohrid e attraversata dal fiume Black Drim, che dal lago prosegue fino all’Adriatico. Conosciuta come la città della poesia per il festival internazionale che si tiene dal ’62, nel parco una targa ricorda i premiati, come Eugenio Montale e Edoardo Sanguineti.
La visita della cittadina di Ohrid, sulla riva orientale dell’omonimo lago, lascia stupiti per la sua bellezza, con le sue graziose case bianche e le sue stradine tortuose, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Situata a 690 metri di altezza è dominata dalle imponenti mura merlate medievali del X secolo. Essa può vantare diecimila anni di presenza umana; in età medievale fu uno dei maggiori centri culturali, artistici e religiosi della penisola balcanica e delle terre slave; sede di una delle più antiche università, fondata nell’ 893, in cui nacque l’alfabeto cirillico. Per un periodo fu capitale della Macedonia di Filippo II, che da qui partì nel 338 a.C. per conquistare la Grecia e poi il mondo. Si narra che nel medioevo vi erano in città 365 chiese, una per ogni giorno dell’anno. La Cattedrale di Santa Sofia, edificata fra il 1037 e il 1056, presenta affreschi del XIV secolo; la chiesa di San Bogorodica Perivlepta, del 1259, con forme bizantine, meritano di essere visitate.
Ecco che il viaggio continua verso il Monastero San Naum, a soli cinque chilometri dall’Albania, gode di una posizione incantevole e solitaria. La chiesa del X secolo è dedicata agli Arcangeli Gabriele e Michele, in essa si conserva una bellissima iconostasi in legno intarsiato e alcune tra le icone più preziose delle penisola balcanica. Il silenzio dei chiostri viene rotto dalla vita che circola a Bitola, la seconda grande città della Macedonia dopo la capitale Skopje. I principali negozi, i ristoranti, il teatro dell'opera, le gallerie e molti caffè e club si trovano su Shirok Sokak, una strada pedonale che è il vero cuore della città, su questa strada vi sono le tipiche case turche e le belle ville. Gli abitanti sono conosciuti per il loro strano senso dell'umorismo e per la loro creatività.
La Macedonia, una terra antica e misteriosa che fu capitale nel medioevo di ben due imperi, quello bulgaro e quello serbo, da sempre quindi è al centro della storia.
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