Costume
Toscana, cosa vedere tra l’Argentario e il Parco nazionale dell’Arcipelago
Tra l’Argentario e il Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano, tra cipressi e pini marittimi, siepi di bouganvillee, ginestre e gelsomini, memorie storiche e
Sullo sfondo dei sentieri sempre un incredibile mare blu dove dondolano motoscafi e barche a vela. La passeggiata, ideale in primavera e in settembre per evitare la calura estiva, porta poi al gioiello di Giannutri, la Villa romana del I secolo d.C della famiglia dei Domizi Enobarbi, a cui apparteneva anche Nerone, un tempo quartier generale per la sosta dei velieri e per l’otium.
Panorama indimenticabile dalla terrazza: colonne di marmo e capitelli, frammenti di muri costruiti nella tipica tecnica dell’opus reticulatum romano, cespugli verdi, fiori gialli e in fondo lo splendore del Tirreno.
Il mare è sempre in vista anche durante le passeggiate lungo l’Argentario. Sofisticato e intatto, l’Argentario è ancora una delle mete del turismo italiano più esclusivo. Siamo in una Toscana diversa da quella delle città d’arte e delle colline senesi. La provincia di Grosseto riserva altre attrazioni.
E qui, se la Maremma ha conosciuto il successo dopo la recente tendenza country chic delle vacanze a cavallo con i butteri, l’Argentario si è conquistato la fama da molto tempo.
Basterebbe ricordare personaggi come la regina Giuliana d’Olanda che trascorreva a Porto Ercole le vacanze estive nella villa L’Elefante felice, l’ex Re d’Egitto Faruk e la principessa Soraya che partecipavano a feste nelle ville più belle, consacrando ufficialmente l’Argentario come “il promontorio dei re”.
Ma l’Argentario rimane nella storia anche perché vi approdò il grande Caravaggio in fuga, colpito dalla pena capitale, e, arrivato alla fortezza di Porto Ercole, fu accolto in un ospedale per pellegrini, dove morì.
Ancora oggi tutto l’Argentario mantiene il suo fascino di luogo riservato per un turismo di nicchia.
Né discoteche, né spiagge affollate, ma calette dove si arriva in barca o con stradine ripide, strapiombi di roccia, folta macchia mediterranea, porticcioli per yacht e motoscafi, riserve forestali protette, strade panoramiche alte sul mare che scoprono torri di avvistamento irraggiungibili e panorami sconfinati.
Il punto più alto del Monte Argentario è considerato l’Eremo dei Passionisti: da qui, nel silenzio che invita alla meditazione, si contempla a tutto campo la visione intera della laguna di Orbetello percorsa dalle sue tre sottili strisce di terra. La lingua di terra al centro si allarga all’improvviso formando la città di Orbetello. Una città quasi surreale, circondata dallo specchio d’acqua che al tramonto diventa rosa, come i fenicotteri che per alcuni mesi dell’anno si fermano qui, rendendo la laguna davvero affascinante.
Orbetello presenta ancora mura possenti e monumenti che ricordano il suo passato di città etrusca, romana, ricca abbazia medievale e formidabile capitale dello Stato dei Presidios spagnoli per 200 anni, dal Cinquecento al Settecento.
Le altre due lingue di terra, i cosiddetti Tomboli di Giannella e di Feniglia ricordano che l’Argentario era in origine un’isola verde, poi ricongiunta al continente attraverso questi accumuli di terra e di sabbia. La Feniglia, in particolare, Riserva forestale dal 1971, presenta un bellissimo cordone di dune sabbiose sul mare, una pineta profumata che la percorre in lunghezza e casotti di avvistamento sulla laguna, dove si trascorrono ore a osservare uccelli e paesaggio.
I due centri dell’Argentario, Porto Ercole e Porto Santo Stefano, nati come paesi di pescatori e di maestri d’ascia, hanno ancora numerosi cantieri che producono imbarcazioni per il turismo nautico vicino e lontano.
Porto Santo Stefano é il centro più grande, dominato dalla Rocca spagnola e disposto a gradoni di case colorate intorno al porto turistico e commerciale da cui partono i traghetti per le isole dell’Arcipelago toscano. Porto Ercole invece è il centro più elegante e anche più riservato dell’Argentario, scelto storicamente dai villeggianti con ville esclusive nascoste nel verde, giocatori di golf, appartenenti alla high society.
Eppure, nonostante questa fama di località esclusiva, Porto Ercole conserva ancora le caratteristiche di antico borgo marinaro. Il borgo vecchio é da esplorare tutto a piedi, arrampicandosi per vicoli e scalette, tra vasi di fiori, agavi e ginestre. Sulla piazzetta di Santa Barbara, anche questa alta sul porto, appoggiata sopra un bastione, si apre il Palazzo del Governatore del 16º secolo, mentre dall’alto si scopre il panorama della cittadina, potentemente accerchiata da una barriera di forti che dimostrano l’importanza del luogo per la difesa delle coste.
Gli hotel sono a misura del luogo: anche questi sono piccoli tesori, nascosti nel verde, riservati, di grande charme. Il Boutique Hotel Torre di Cala Piccola, circondato da un vasto parco, offre una posizione spettacolare a picco sul mare. Atmosfera da residenza esclusiva, un’antica torre spagnola con un grande giardino alberato che domina il bar all’aperto, una piscina a sfioro da godere al tramonto con vista sul Giglio e Giannutri, ristorante su una splendida terrazza a picco su Cala Piccola, dove gustare le prelibatezze dello chef con gli occhi puntati sull’infinito.
Le emozioni continuano a tavola: materie prime freschissime, dettagli della cucina toscana uniti alle tecniche più innovative. La cantina propone un’ampia scelta di vini italiani con una particolare selezione di toscani e di prodotti unici del promontorio. Nel piccolo shop solo il meglio dell’artigianato del territorio: dai vini agli oli, dalle marmellate alla pelletteria.
Il Mercure Argentario Hotel Filippo II, gestito dalla Six Hotel & Resorts, è una splendida struttura a Porto Santo Stefano, simbolo di un’accoglienza ispirata alla riservatezza e a servizi di alto livello. La vista panoramica domina il paesaggio lasciando senza fiato, una piccola baia privata attrezzata permette di godere al meglio del sole e del relax, di perdersi nell’azzurro del mare cristallino o salpare dal pontile alla volta di imperdibili immersioni in collaborazione con i diving locali.
Altrettanto suggestiva l’ampia piscina che offre la sensazione di dominare l’arcipelago. Caldi e accoglienti i toni dell’arredo, che richiamano quelli tipici delle terre della Toscana. Il soggiorno offre anche una esperienza autentica di gusto all’insegna della tradizionale cucina toscana, in particolare quella marinara, nell’elegante ristorante “La Terrazza” con uno spettacolare affaccio sul mare.