Cronache
Aids, la scoperta: la proteina Serinc5 difesa naturale contro il virus
La proteina cellulare Serinc5 (presente sulla superficie di esse) regala al mondo una speranza contro l’Hiv. Secondo la scoperta di un gruppo di scienziati coordinati dal Centro per la biologia integrata (Cibio) dell’Università di Trento, sarebbe in grado di bloccare la diffusione del virus Hiv e di altri simili. La ricerca è stata pubblicata su Nature
Serinc5 è stata scoperta studiando i geni espressi dalle cellule che producono l’Hiv. "Nel momento in cui il virus inizia a replicarsi per disseminare l’infezione a tutto l’organismo, interviene Serinc5: attende che i nuovi virus escano dalla cellula per “attaccarli” e renderli incapaci di propagare l’infezione" spiega Massimo Pizzato che sta a capo del gruppo di ricerca.
L’Hiv è a sua volta organizzato per aggirare l'ostacolo attraverso la proteina Nef. "Ora abbiamo scoperto come ciò avviene: Nef interferisce con l’azione di Serinc5, rimuovendola dalla superficie cellulare, eludendone così l’azione antivirale. Alla luce di questa nuova osservazione non stupisce quando visto in passato, ovvero che i virus incapaci di produrre Nef portano allo sviluppo dell’Aids molto più tardi o non lo fanno affatto"
Ci sono altri passi avanti comunque da compiere: "Non sono ancora chiari i meccanismi con cui Nef e Serinc5 interagiscono tra loro, ma studiandoli si potrebbe aprire la porta a nuove strategie per combattere l’infezione, per esempio ricorrendo a farmaci capaci di evitare questa interazione e lasciare così a Serinc5 la possibilità di svolgere il suo ruolo difensivo fino in fondo".
Pizzato non ha dubbi: "La nostra scoperta espone un punto debole dell’Hiv, che questo condivide anche con altri retrovirus non patogeni che hanno sviluppato proteine analoghe a Nef per contrastare Serinc5 presente sulle cellule umane".