Cronache
Alec Baldwin, colpi veri nella pistola: l'addetta armi era al primo incarico
C'erano proiettili veri nella pistola usata da Alec Baldwin sul set di 'Rust', ma lui non lo sapeva. Lo riportano i media Usa sulla base di documenti della polizia. La pistola era stata consegnata all'attore da un assistente che gli aveva detto che era sicura da usare. Sia l'assistente che l'attore non sapevano che le munizioni erano vere.
Intanto anche la Rust Movie Productions, la societa' di produzione del film, ha avviato un'indagine interna dopo la morte della direttrice della fotografia. "La sicurezza e' la nostra priorita'" si legge in una nota. "Anche se non siamo a conoscenza di nessuna denuncia sulla sicurezza sul set, condurremmo un'indagine interna sulle nostre procedure".
Secondo un primo affidavit basato sulla ricostruzione dello sceriffo della contea di Santa Fe l'assistente di regia che aveva fornito la pistola a Baldwin gliela aveva passata definendola una "arma fredda", ovvero senza proiettili. La dichiarazione, di cinque pagine, lascia molte questioni aperte ma chiarisce che non solo Baldwin ma anche l'assistente pensavano che si trattasse di una pistola scarica. Nell'indagine entra anche uno specialista di armi che era presente sul set e avrebbe assistito alla tragedia e che avrebbe esaminato l'arma subito dopo il colpo.
Media, addetto alle armi per Baldwin era al primo incarico
La responsabile del controllo armi sul set di Santa Fe, luogo della tragedia in cui e' rimasto coinvolto Alec Baldwin, era una giovane di vent'anni al primo incarico, Hannah Gutierrez Reed. Lo ha rivelato la Bbc, dopo aver ottenuto un documento che mostra i membri della troupe che erano previsti sul set quel giorno. Il particolare che la Reed fosse al primo incarico e' stato reso noto dal Los Angeles Times. La pistola di scena, con cui Baldwin ha ucciso Halyna Hutchins, conteneva un "live single round", ossia un solo colpo, secondo un'e-mail inviata dall'International Alliance of Theatrical Stage Employees ai suoi membri.