Cronache
Arriva bonus benzina: 200 € solo per lavoratori dipendenti. La discriminazione
Bonus benzina ma solo per lavoratori garantiti. Niente per tutti gli altri. E 5 mln di lavoratori autonomi esclusi come sempre. Il governo favorisce chi li vota
Bonus benzina di 200 € ma solo per i lavoratori dipendenti. Perché? Gli altri italiani non fanno benzina?
I lavoratori autonomi vanno uccisi, è chiaro. Secondo la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro a dicembre 2021 i lavoratori autonomi sono diventati 4 milioni 940.000. Erano più di 5 milioni e mezzo poco tempo prima (la perdita maggiore tra le donne: -131.000). E’ la popolazione che lavora sodo ma senza garanzie che negli altri Paesi d’Europa ha invece redditi più alti della media e quindi è normale si paghi tutto. Ma qui in Italia, dove il mercato del lavoro va alla rovescia, è bloccato a costi da record per le imprese, sono i cosiddetti precari a vita, spesso con stipendi bassi o non sufficienti a mettere su famiglia o radici.
Loro non esistono mai, neanche quando nei casi di emergenza arrivano gli aiuti dello Stato. Come accade oggi. In queste ore l'Agenzia delle Entrate ha messo fuori la guida per spiegare come il governo ha deciso di erogare un Bonus, quello benzina, di 200 euro, vista la speculazione massiva caduta sul costo carburanti. I prezzi alle stelle condizioni le vite della stragrande maggioranza degli italiani.
Il governo ha deciso che il Bonus benzina può essere concesso dalle aziende del settore privato ai propri lavoratori e il costo del Bonus è interamente deducibile per l’impresa. I datori di lavoro che possono usufruirne sono i privati, non gli enti pubblici, ma i lavoratori che ne possono usufruirne sono solo i lavoratori dipendenti. Avete capito bene: solo i lavoratori dipendenti! E perché? Un mistero. Gli altri italiani non fanno benzina?
E che senso ha non aiutare i più precari di tutti, i lavoratori autonomi? E a che serve un piano del genere? Continueremo ad avere milioni di persone sul lastrico e che non hanno ricevuto alcun aiuto. La Cgia di Mestre ha spiegato che anche il costo più alto della pandemia ha colpito sempre i lavoratori autonomi. Tra febbraio 2020, mese che precede l'avvento della crisi pandemica, e giugno del 2021, l'Italia ha perso 470.000 occupati, 378.000 (oltre l'80% del totale) sono proprio lavoratori autonomi.