Cronache

Arriva bonus benzina: 200 € solo per lavoratori dipendenti. La discriminazione

di Antonio Amorosi

Bonus benzina ma solo per lavoratori garantiti. Niente per tutti gli altri. E 5 mln di lavoratori autonomi esclusi come sempre. Il governo favorisce chi li vota

I lavoratori senza garanzia se lo prendono “in quel posto”, come sempre. L'Italia è il Paese europeo con il più alto numero di occupati in proprio. Tra i 25 e i 34 anni il 16,3% svolge un lavoro autonomo contro una media UE del 9,4%. Questo perché, come dicevano, fondamentalmente il mercato del lavoro è bloccato.

Rientra nella definizione di “bonus carburante” anche l’erogazione di buoni per la ricarica di veicoli elettrici. Ma se va forte l’ideologia dell’elettrico, anche se non si comprende ascoltando le parole del governo il perché i condizionatori di casa vadano spenti e le auto elettriche ricaricate, l’intervento governativo (che resta ben poca cosa comunque) sembra indirizzato.

O almeno il dubbio ci assale, sapendo che numerose ricerche sul voto in Italia hanno dimostrato una costante nel tempo: i lavoratori dipendenti votano sempre chi sta al governo, principalmente la sinistra ma in generale chiunque tenga le redini del potere (vedi anche l’interessante lavoro di Marco Maraffi, “Le basi sociali del voto 2018: tra continuità e cambiamento”). Il costo dell’energia resta inaccessibile, l’inflazione cresce come mai negli ultimi 40 anni, la speculazione è diventata un modus operandi per gonfiare tutti i prezzi, anche in settori in cui non ce ne è motivo eppure nulla cambia.

Spiegavano gli artigiani della Cgia di Mestre nel 2021: "Se le crisi aziendali della Gkn, di Whirpool, della Logista Italia, della Gianetti Ruote, sono state giustamente poste all'attenzione dell'opinione pubblica da parte dei media, poco interesse o quasi nessuna attenzione, invece hanno provocato le centinaia di migliaia di piccolissime attività che, nel silenzio più totale, hanno chiuso definitivamente la saracinesca. Drammi che nessuno ha potuto raccontare, vite lavorative spezzate che, pare, non abbiano alcuna dignità, nemmeno quella di essere raccontata". Figuriamoci quindi oggi.

“Se otto persone su dieci che hanno perso il lavoro in questo drammatico periodo storico appartengono al cosiddetto popolo delle partite Iva”, raccontavano prima del costo dell’energia alle stelle, “non si capisce come mai non sia ancora emerso nel Paese una particolare attenzione in grado di coinvolgere l’opinione pubblica e la politica su questo dramma sociale ed economico. Per sopravvivere i lavoratori autonomi che devono fare? Andare a rubare?