Bruno Contrada e i suoi giudici : li scusi, Questore, se ci riesce...
Da oggi, caro dottore Contrada, lei riscuoterà la sua pensione di alto funzionario dello Stato. E, come Enzo Tortora (1928-1988), potrà dire ai suoi giudici...
Di Pietro Mancini
La Corte di Cassazione ha revocato la stangata a 10 anni, inflitta all'ex n. 2 del Sisde, Bruno Contrada, 86 anni, accusato di concorso in associazione mafiosa.
I giudici di piazza Cavour hanno accolto il ricorso del legale di Contrada, Stefano Giordano, che aveva impugnato il provvedimento con cui la Corte d'appello di Palermo aveva dichiarato inammissibile la sua richiesta di incidente di esecuzione.
La Cassazione ha così dichiarato "ineseguibile e improduttiva di effetti penali la sentenza di condanna".
Dal momento che Contrada ha scontato la pena, gli effetti della pronuncia si ripercuoteranno sull'assetto pensionistico
"Finalmente, giustizia è fatta.
La Corte di Cassazione, in maniera coraggiosa e libera, ha dato esecuzione alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, eliminando ogni macchia nei confronti di un grande servitore dello Stato". Così l'avvocato Stefano Giordano, legale di Bruno Contrada, ha commentato la decisione della Cassazione.
"Dopo 25 anni di sofferenza, mezzo secolo di dolore, sapendo di essere innocente e di avere servito, con onore, lo Stato, le Istituzioni e la Patria, arriva finalmente l'assoluzione, dall'Italia e dall'Europa". Così Bruno Contrada ha commentato con l'ANSA, con voce provata e commossa, la sentenza di revoca della sua condanna
a 10 anni, inflitta all'ex funzionario di polizia, accusato di concorso in associazione mafiosa.
La condanna è stata, interamente scontata, dall'ex n.2 del Sisde.
"Ho sofferto molto e molto più di me - aggiunge - ha sofferto la mia famiglia. Il mio pensiero va a tutti loro, che mi sono sempre stati sempre vicini.
Il mio onore? Non l'ho perduto mai, ho sempre camminato a testa alta perché ho sempre, e solo, fatto il mio dovere".
Dal Matale del 1992 a oggi, il superpoliziotto palermitano-inviso al suo collega, più giovane e ambizioso, Gianni De Gennaro, calabrese-ha vissuto in una....Contrada del nostro Paese chiamata giustizia bieca, vendicativa e "ingiusta".
Da oggi, caro dottore Contrada, lei riscuoterà la sua pensione di alto funzionario dello Stato. E, come Enzo Tortora (1928-1988), potrà dire ai suoi giudici, che hanno fatto splendide carriere, come De Gennaro : "Io sono innocente ! Spero che lo siate anche voi...".