Cronache

Cacciatore ucciso, modalità da esecuzione. "Fucile puntato alla nuca"

Trento, si cerca il fucile che ha esploso il colpo. Caccia al killer, troppe ancora le cose che non tornano

Cacciatore ucciso, si cerca il fucile che ha sparato. Interrogatori in corso

La morte di Massimiliano Lucietti è un giallo. Il cacciatore di 24 anni freddato nel bosco mentre era intento a prendere la mira per sparare a qualche preda, è stato forse volutamente ucciso. All'indagine in corso - si legge sul Corriere della Sera - si aggiunge un particolare che fa ipotizzare persino un’esecuzione. Ma su questo gli inquirenti sono molto cauti. Il colpo che ha ucciso Lucietti, precisano, è stato "sparato da una distanza che va da un metro in su, ma ciò non vuol dire che sia stato esploso da un metro. Era steso a terra, a pancia in giù e con il fucile in mano". Posizione tipica di un cacciatore che sta prendendo la mira, puntando la preda.

Il «Winchester 270», il modello di fucile dal quale è partito il proiettile, - prosegue il Corriere - può infatti centrare un obiettivo anche da 100 metri. Al di là delle ipotesi, a dieci giorni dai fatti la chiave del giallo ruota tutta attorno all’ esito dell’esame sul proiettile che ha ucciso il giovane cacciatore. È sicuramente entrato dalla nuca, ma l’ogiva nell’impatto si è molto deteriorata. Gli esperti del Ris di Parma la stanno comunque esaminando nella speranza di riuscire a trovare una traccia che permetta di capire da quale fucile è stata esplosa. Per tentare di risolvere il giallo gli inquirenti stanno anche provando ad allargare l’inquadratura e capire quali altri soggetti erano in quei boschi quando è partito il colpo che ha ucciso Lucietti, intenzionalmente o per un tragico errore di caccia. Sono in corso gli interrogatori ai cacciatori della zona.