Cronache
Camorra, maxi blitz contro i Casalesi. Sequestrato centro commerciale
Il sindaco di Trentola Ducenta Michele Griffo, e' ricercato dalle forze dell'ordine perche' destinatario di una custodia cautelare in carcere per concorso esterno al clan dei Casalesi. La misura cautelare e' una delle 28 emesse dal gip di Napoli nell'ambito di un'inchiesta su i 'colletti bianchi', fiancheggiatori del clan dei Casalesi che ha portato al blitz interforze di oggi, nel quale e' stato sequestrato un centro commerciale, 'Jambo' al centro di appalti irregolari a favore del gruppo di Michele Zagaria dei Casalesi.
In carcere 24 persone, quattro i destinatari di misure restrittive, tra cui l'ex sindaco del comune casertano, Nicola Pagano. Tra gli arrestati anche un dirigente del Comune, un architetto. Misura cautelare anche per il boss Michele Zagaria, gia' detenuto al 41 bis, nell'ambito dell'indagine che ha portato al blitz interforze contro imprenditori, politici locali e affiliati ai Casalesi. Zagaria ha reinvestito milioni di euro della cassa della cosca nel centro commerciale di Trentola Ducenta sul quale si e' concentrata l'attenzione dei magistrati napoletani. Anche il fratello Carmine e' destinatario di un provvedimento di arresto emesso dal gip Federica Colucci che nella sua misura cautelare di 635 pagine ha ricostruito l'ennesima triangolazione tra politica, affari e camorra. Due le misure di divieto di dimora in Campania, all'ex sindaco di Trentola Ducenta Nicola Pagano (non destinatario di una misura in carcere come riferito dalla polizia in precedenza), e a Nicola Picone.
Interdizione all'esercizio della professione per l'architetto Antonio Munno; il beneficio dei domiciliari e' stato concesso a Giovanni Inquieto. Carcere invece per il sindaco del comune casertano Michele Griffo, avvocato penalista sinora irreperibile, cosi' come i fratelli imprenditori Gaetano e Silvestro Balivo, anche loro destinatari di un mandato di arresto. Il personaggio su cui si concentra l'attenzione della procura di Napoli e' di sicuro Gaetano Balivo. Di lui parla per primo il collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo, uno dei tanti che contribuiscono all'indagine, come Dario De Simone o Raffaele Piccirillo e Massimiliano Di Caterino. Il 23 aprile 2008 Vassallo dice dell'imprenditore edile: "E' uno riciclatori dei soldi del boss Dario De Simone, ex capozona e ora pentito di tutta Trentola Ducenta".
Secondo il collaborante, inoltre, aveva investito soldi del clan "per l'ampliamento del supermercato Jambo avvenuto nel 2005. Voglio precisare che Balivo e' sempre stato un prestanome di Dario de Simone e ha avuto a disposizione i soldi del boss". Secondo la procura e secondo il giudice per le indagini preliminari di Napoli, Federica Colucci, da quanto dichiarato da Vassallo, emerge che "il boss ora pentito Dario De Simone, all'inizio degli anni Novanta, aveva contribuito alla realizzazione del 'Jambo', convogliando per il tramite di Balivo una certa quota dei proventi del traffico di rifiuti.