Cronache

Caso Sangiuliano, Boccia smentisce il ministro: "Viaggi organizzati dal ministero, mai pagato io. La nomina? Mi hanno chiesto di strapparla"

di Redazione

L'influencer smentisce il ministro Gennaro Sangiuliano e posta sui social le immagini di documenti del G7 della Cultura

Boccia: "La nomina? Mi hanno chiesto di strapparla"

Continua il caso politico, e non solo, che ha coinvolto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e l'influencer Maria Rosaria Boccia, che su Instagram ha replicato alla lettera del ministro per mettere in chiaro alcune cose. "Siamo sicuri che la nomina non ci sia stata? A me la voce che chiedeva di strappare la nomina sembrava femminile...la riascoltiamo insieme?" Così Maria Rosaria Boccia risponde su Instagram alle affermazioni secondo cui Sangiuliano avrebbe deciso di non dare seguito alla sua nomina a consigliere. E sui potenziali conflitti di interesse riscontrati dal capo di gabinetto dice: "Quando li avrebbe riscontrati? Durante le vacanze estive? Il capo di gabinetto era presente da remoto alla riunione del 15 agosto perché era in ferie. Sotto l'ombrellone ha verificato i miei potenziali conflitti di interesse? E soprattutto quali sono?"  

Boccia replica anche alle affermazioni di Sangiuliano secondo le quali la comunicazione del ripensamento sulla nomina sarebbe arrivata dallo stesso ministro. "Siamo sicuri?", afferma Boccia, ricordando che "inizialmente era stato detto che la comunicazione era partita dal Capo di Gabinetto". 

Boccia, "Accompagnatrice, sartina? La stampa si scusi"

"La stampa mi ha definita influencer, accompagnatrice, sartina, una che si vuole accreditare, millantatrice, la Anna Delvey (truffatrice russa con cittadinanza tedesca. ndr) della politica italiana, aspira (aspirante) collaboratrice, consolatrice, badante, un amore culturale. Ad oggi non ho ricevuto né le scuse da parte dei giornalisti, nonostante abbia sempre smentito tempestivamente tutte le dichiarazioni che leggevo ed ascoltavo, nè le scuse di chi mi ha coinvolto ingiustamente in questa spiacevole situazione". Lo scrive in una storia su Instagram Maria Rosaria Boccia che, sempre rivolgendosi ai media chiede "gentilmente a giornalisti e fotografi di non recarsi più presso i punti vendita di proprietà della mia famiglia; non hanno nulla da dichiarare, vorrebbero lavorare serenamente". 

IL POST DI MARIA ROSARIA BOCCIA


 

Boccia: "Viaggi organizzati dal ministero, mai pagato io"

"Mai speso un euro del Ministero? Io non ho mai pagato nulla, mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tanto che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal Capo segreteria del ministro". Così Maria Rosaria Boccia replica alle parole del ministro Sangiuliano su La stampa. E alle affermazioni del ministro sul fatto che lei non abbia mai preso parte alle riunioni operative sul G7, replica: "Quindi non abbiamo mai fatto riunioni operative? Sopralluoghi? Non ci siamo mai scambiati informazioni?".


 

Capasa, diffidata Boccia per marchio Milano Fashion Week

"Abbiamo inviato una diffida in quanto il marchio Milano Fashion Week è della Camera della moda da sempre e non può essere usato da nessun altro". Così il presidente Carlo Capasa della Cnmi, a margine della presentazione dell'evento milanese, rispondendo a chi gli ha chiesto chiarimenti sulla questione di Maria Rosaria Boccia, che sui social si definisce "presidente Fashion Week Milano Moda". "Speriamo - ha concluso - che presto scompaia quella dicitura dai social di questa signora".

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Pd, Sangiuliano ha mentito a Meloni, fare chiarezza

Pd, Sangiuliano ha mentito a Meloni, fare chiarezza Presidente Mollicone convochi il ministro in commissione Cultura (ANSA) - ROMA, 03 SET - "La difesa d'ufficio del governo che arriva per bocca della presidente del consiglio viene smentita in diretta sui canali social della 'consigliera del ministro mai formalizzata' che ha pubblicato foto di alcuni documenti legati al g7 cultura che le sono stati condivisi. È la prova che quanto riportato da Sangiuliano a Meloni non corrisponde esattamente al vero e coinvolge adesso la più alta carica del governo in questa imbarazzante vicenda. Può un ministro mentire alla presidente del consiglio per cercare di auto scagionarsi da una situazione dai contorni così poco chiari?". Lo chiede la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, che aggiunge "anche la ricostruzione del ministro Sangiuliano contenuta in una lettera pubblicata oggi su La Stampa viene messa in discussione dalle repliche della 'consulente mai formalizzata' che, sempre sui social, risponde punto su punto e sostiene di non aver mai pagato un euro per i suoi viaggi con Sangiuliano dal momento che venivano organizzati direttamente dalla segreteria del ministro. Serve chiarezza, una cosa però è sotto gli occhi di tutti: la dottoressa Boccia, su cui il gabinetto del ministro avrebbe riscontrato potenziali conflitti di interessi, ha avuto accesso a informazioni sensibili e riservate sul prossimo g7 cultura e ha partecipato in più occasioni a incontri con funzionari dello stato in cui si è parlato di questioni economiche e strategiche e di investimenti culturali. A che titolo ha partecipato? Sangiuliano deve chiarire nelle sedi istituzionali. Ribadiamo la richiesta al presidente Mollicone di convocarlo in commissione con urgenza". 

Sangiuliano: "Mai un euro del ministero per viaggi di Boccia"

"Rispetto a una innegabile tempesta mediatica che mi ha investito negli ultimi giorni, e all'interno della quale si fa fatica a distinguere autentiche fake news dai fatti reali che pure vanno ricondotti in una giusta dimensione, ritengo opportuno fornire la mia versione soprattutto sugli elementi di rilevanza pubblica". Lo precisa il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in una lettera alla Stampa. "Ho conosciuto la dottoressa Boccia a metà del mese di maggio durante la campagna per le elezioni europee riscontrandone un'identità di vedute - spiega - In seguito ho maturato l'intendimento di conferire alla dottoressa Boccia l'incarico, a titolo gratuito, di consigliere del ministro per i grandi eventi.

Dopo la prima fase istruttoria, accogliendo alcune perplessità del Gabinetto sulla possibilità, ancorché meramente potenziale di situazioni di conflitto di interesse, ho deciso di non dare corso alla nomina e l'ho comunicato formalmente. Non è la prima volta che il ministero della Cultura, come altre istituzioni, non proceda a nomine che pur erano state istruite. In questo tempo la dottoressa Boccia non ha mai preso parte a procedimenti amministrativi. Ritengo importante sottolineare che mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Boccia". Rispetto al G7 "in una prima fase si era effettivamente pensato di tenere l'evento internazionale nell'incantevole Positano, ma già nei primi mesi dell'anno, come dimostrano i carteggi del ministero, anteriormente alla mia conoscenza con la dottoressa Boccia, si è deciso di spostarlo a Napoli per ragioni logistico- organizzative e di contenimento della spesa. Pompei è stata coinvolta, sin dall'inizio, soltanto per l'organizzazione di un evento culturale. Il 3 giugno, mi sono recato al Parco Archeologico di Pompei per visitare i ponteggi metallici che consentono ai visitatori di guardare restauratori e archeologi al lavoro. Non è stato un sopralluogo avente a oggetto il G7. E in ogni caso le occasioni in cui è stata presente non avevano affatto carattere istituzionale e nemmeno in senso lato di istruttoria del G7. Mai si è discusso di questioni di sicurezza". Sangiuliano conclude manifestando "grande rammarico per una vicenda che, senza responsabilità alcuna, ha profondamente turbato la vita di tante persone, oltre che la mia".