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Caso Liguria, "a Spinelli si diceva sempre sì". I testimoni inguaiano Toti

Di Redazione Cronache

Rino Canavese conferma il "sistema Toti". "Ecco cosa ci diceva Signorini prima delle votazioni". L'interrogatorio chiave

Inchiesta Liguria, il "sistema Toti" svelato dai testimoni.  L'8 luglio la decisione sulla revoca dei domiciliari

L'inchiesta che ha travolto il governatore della Liguria Giovanni Toti, accusato di corruzione, prosegue e la posizione del presidente si complica dopo gli interrogatori di alcuni testimoni. Uno su tutti il manager Rino Canavese, unico membro del comitato portuale di Genova che si oppose con un voto negativo all'assegnazione del terminal Rinfuse al terminalista Aldo Spinelli. Vicenda attorno alla quale ruotano le accuse a Toti e al suo fedelissimo, l’ex presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Quello di Canavese è l’ultimo di una serie di interrogatori - riporta Il Fatto Quotidiano - che i magistrati hanno depositato al tribunale del Riesame per rafforzare la tesi secondo cui Toti dovrebbe rimanere agli arresti domiciliari.

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Canavese svela come si svolgevano le votazioni. Il riempimento di calata Concenter con soldi pubblici, tanto voluto da Aldo Spinelli e richiesto dal sindaco Marco Bucci, "era una truffa". Il rinnovo trentennale del terminal Rinfuse, per i pm altro favore a Spinelli, era invece una proroga "fasulla": "Si voleva favorire Spinelli, otteneva tutto, Signorini - dice Canavese ai pm e lo riporta Il Fatto- parlava sotto dettatura (...) quando le cose che vedi sono eclatanti, il sospetto è che ci siano degli illeciti. Ogni pratica di Spinelli era un sì".

E ancora: "Signorini era un uomo di Toti (...) Ricordo che ci disse: "Voi siete stati nominati da Toti e Bucci, dovete fare quello che vi dicono i vostri mandanti". L’udienza al Riesame è stata fissata l’8 luglio e, da un punto di vista politico, è uno spartiacque: Toti finora si è rifiutato di dimettersi, una scelta che diventerebbe difficile da sostenere in caso anche il Riesame confermasse i domiciliari. La Procura di Genova ha raccolto varie testimonianze che consolidano le ipotesi accusatorie.