Cronache

Caso Palamara, Sabella: "Io vittima del sistema,o sei con loro o ti devastano"

Il giudice del Tribunale di Napoli, è stato indicato nella lista dei 133 teste presentata dall'ex boss di Unicost

Caso Palamara, Sabella: "Io vittima del sistema,o sei con loro o ti devastano"

Il caso Palamara continua a far rumore. Dopo che l'ex boss di Unicost ha deciso di andare al contrattacco al processo di Perugia che lo vede imputato per corruzione, ecco che a tremare adesso sono in tanti. Tra i 133 super testimoni figura anche Alfonso Sabella, ora giudice al Tribunale di Napoli, ed in un'intervista al Giornale svela il "sistema delle correnti". "Io di questo sistema sono una vittima, da sempre. Perché sono uno dei pochi che si è ribellato. Sono uno di quelli che non hanno mai voluto fare carriera".

L’unica spiegazione per cui sono finito anch'io in quella lista - spiega Sabella - è che Luca voglia raccontare anche l’altra faccia della medaglia, dimostrare che i pochissimi magistrati non allineati, non inseriti nel mondo delle correnti non avevano nessuna possibilità di ottenere gli incarichi. Infatti venni bocciato nonostante i miei titoli superiori a tutti".

"Bastava vedere - prosegue Sabella - la regolarità da manuale Cencelli con cui venivano distribuite le cariche: 4-2-2-2 fisso quando le correnti erano quattro, poi passato al 4-4-2 quando a sinistra è nato il correntone di Area. E guardi che il grande mercato non riguardava solo i posti direttivi, le cariche in vista, ma anche e soprattutto i semidirettivi, i procuratori aggiunti, i presidenti di sezione. Lì accadeva di tutto. Poche voci di dissenso nel deserto. Molti che oggi fingono di scandalizzarsi erano perfettamente consapevoli che il meccanismo fosse questo. Palamara era uno dei tanti, forse solo più abile e esperto. Chi è fuori dai giochi deve sapere non solo che non verrà mai scelto per un incarico. Deve sapere anche che se qualcuno per motivi ideologici, privati o personali decide di fargli del male, il sistema non lo proteggerà. Se sei uno dei loro ti proteggono, altrimenti vieni devastato".