Cronache
Cecilia Sala, la Farnesina invia un messaggio al governo iraniano: "Immediata liberazione"
Richieste sulle condizioni di salute e di detenzione della giornalista oltre all'immediata liberazione. Ma la linea è quella che vuole evitare scontri con gli ayatollah
L'Italia chiede a Teheran "garanzie totali sulle condizioni di detenzione di Cecilia Sala e la liberazione immediata della giornalista italiana".
È quanto contenuto in una nota "verbale" che il Ministero degli Esteri ha fatto arrivare al governo dell'Iran attraverso il nostro ambasciatore nella capitale iraniana, Paola Amadei, nell'ambito dell'attività diplomatica gestita e voluta dal Ministro Antonio Tajani e dal Presidente del Consiglio per arrivare ad una rapida soluzione della vicenda.
Per il resto si fa notare come anche nel discorso di ieri di Capodanno del Presidente della Repubblica si sia scelta la linea morbida, senza attacchi al regime degli ayatollah. La situazione resta quindi delicata e nessuno si sbilancia sulle tempistiche necessarie per la liberazione della giornalista italiana.
In settimana attesa la risposta alla richiesta di arresti domiciliari per Mohammad Abedini Najafabadi, l'iraniano arrestato all'aeroporto di Malpensa diversi giorni fa su richiesta del governo degli Stati Uniti e che sarebbe al centro del possibile "scambio" con Cecilia Sala.
Intanto emergono voci di presunti dissidi sulla gestione del caso, soprattutto prima dell'arresto di Abedini, tra settori dei servizi e uomini del MInistero degli Esteri. Dissidi legati a chi avrebbe dovuto mettere al sicuro Cecilia Sala, chiaramente un obiettivo sensibile e facile oggetto di ritorsione da parte di Teheran.