Cecilia Strada ancora coinvolta in una maxipolemica su Facebook - Affaritaliani.it

Cronache

Cecilia Strada ancora coinvolta in una maxipolemica su Facebook

Marco Rossi

A chi la contesta dice: "andate in palestra"

Cecilia Strada, silurata da poco da Emergency dove era presidente, non resiste al fascino delle baruffe e ieri è rimasta coinvolta in una ennesima maxi contestazione in Rete. Nella sua bacheca Facebook infatti si era scatenata la solita diatriba sui migranti con la Strada che difendeva le Ong, mentre gli utenti la invitavano ad accoglierli a casa sua. A quel punto la Strada rispondeva piccata che “il governo vi sta fregando”, accusando l’esecutivo giallo-verde di credere che le “Ong siano il problema”.

A chi la contestava l’ex Emergency, evitando quel dibattito democratico che a parole dice di prediligere, risponde di andarsene dalla sua bacheca.

Un utente le scrive:

"Perché non si interviene per evitare che le persone disperate si ammassano sui gommoni/barconi della morte. Serve la prevenzione. Questa non è semplice immigrazione. È un'invasione"

Al che la Strada gli risponde:

"Sì Alfonso l'ho fatto. e adesso? Adesso può parlare di invasione, se proprio deve, sulla sua bacheca e non sulla mia?".

A chi le faceva notare che molti migranti hanno corpi “palestrati” la Strada rispondeva buttandola non tanto inaspettatamente sull’estetica e, naturalmente, invitava gli europei grassi e mollicci ad andare in palestra, consiglio che forse dovrebbe seguire per prima lei stessa almeno per coerenza:

“Chiamate 'palestrati' un normale corpo snello, non cresciuto a grassi e zuccheri come i nostri corpi di privilegiati europei, un corpo che si è fatto i muscoli lavorando sotto al sole, magari, per sopravvivere. Se voi avete bisogno di andare in palestra per mandare giù la ciccia del ricco uomo bianco ci sta, ma non significa che un corpo nero muscoloso sia 'palestrato'. Santo cielo".

Cecilia Strada è famosa sulla rete per le sue reiterate polemiche che spesso hanno ecceduto il buon gusto come quando disse, poco tempo fa, di “non scopare con i fascisti”.