Cronache
Chiara Ferragni, colpa a un capro espiatorio? "Rischia il suo braccio destro"
Ancora nessun post dell’imprenditrice Il marito riappare e parla del suo podcast
Ferragni pronta a scaricare la colpa sul braccio destro Damato?
Anche oggi il Corriere della Sera si occupa della vicenda di Chiara Ferragni. Secondo il quotidiano milanese, si starebbe valutando l'individuazione del capro espiatorio. L'ipotesi avanzata in un pezzo anche molto ironico a firma di Renato Franco è quella di Fabio Maria Damato.
Il Corriere della Sera lo descrive così: "Uomo potentissimo in casa Ferragnez a partire dal 2017, lui è general manager di The Blonde Salad (la società nata dall’omonimo blog) e di Chiara Ferragni Collection; lui si è ritagliato anche il ruolo di «consigliere» di fiducia per gli outfit di lei; lui è quello che l’influencer definisce «il suo braccio destro e sinistro»". Secondo Franco, "potrebbe essere lui la persona giusta, pare—se ne scriveva in tempi non sospetti — che Fedez e Fabio Maria Damato non si siano tanto presi".
Caso Ferragni, esperta influencer Iulm: "Video scuse è passo falso ma recupererà"
Chiara Ferragni ha "tradito il patto di fiducia che la lega ai suoi followers. Ha calato la maschera, rivelando loro che lei è effettivamente un'azienda e come tale ragiona". Poi con il video di scuse "ha compiuto un altro passo falso, risultando fasulla". Non fa sconti all'imprenditrice digitale travolta dallo scandalo dei pandori 'griffati' Maria Angela Polesana, la professoressa dell'università Iulm di Milano che di Chiara Ferragni ha fatto una materia di studio.
Docente di Sociologia dei media, autrice nel 2017 del saggio pubblicato sulla rivista Mediascapes 'Chiara Ferragni: il corpo simulato' e del recente volume 'Influencer e social media' (Franco Angeli editore), l'accademica agli oltre 600 studenti dell'ateneo milanese che seguono i suoi corsi insegna - racconta all'Adnkronos - a "ragionare in maniera critica sulla gestione che gli influencer hanno della loro immagine. Uno dei temi a cui dedico più spazio nelle mie lezioni è l'autenticità", ovvero la caratteristica che "li differenza dai testimonial tradizionali". E proprio ciò su cui è cascata Chiara Ferragni.
Tralasciando i risvolti amministrativi e penali, sul piano del rapporto con i suoi followers lo scandalo dei pandori 'solidali' per l'imprenditrice digitale è una vera e propria "débâcle, che si trascina dietro la memoria di tutta un'altra serie di scivoloni che hanno coinvolto lei e il marito. Aver sottovalutato l'importanza della dimensione valoriale, su cui aveva costruito la sua 'marca', è per lei un boomerang pazzesco, che la esporrà anche ad azioni di boicottaggio e all'abbandono da parte di molti sponsor. Un tradimento di fiducia non facile da superare, che lascerà una macchia sulla sua reputazione", avverte la professoressa della Iulm.