Cronache

Chiese dismesse: al loro posto moschee, night club o estetisti. Sos in Europa

E' sos chiese dismesse. Ora lo ammettono apertamente anche i religiosi. Chiese dismesse diventano night club, centri estetici e moschee

CHIESE DISMESSE DIVENTANO RISTORANTI, NIGHT CLUB O CENTRI ESTETICI. L'ALLARME DEL VATICANO

E' sos chiese dismesse. Il cristianesimo sembra essere in un irreversibile declino in tutta Europa. Lo ammettono apertamente religiosi e laici, riuniti alla Pontificia Università Gregoriana per il convegno 'Dio non abita più qui?', organizzato proprio per andare alla ricerca di linee guida comuni su un fenomeno che ha ormai raggiunto una portata "consistente" per cui in tutto il mondo, sono sempre di più i casi di edifici di culto che vanno in dismissione e vengono venduti a privati diventando bar, night club, centri estetici, gelaterie. Non di rado, mantenendo al loro interno in gran parte inalterato l'apparato liturgico". 

GLI IMPRESSIONANTI DATI SULLE CHIESE DISMESSE

D'altra parte circolano dati impressionanti in merito. Più di 500 chiese cattoliche in Germania sono state chiuse dal 2000. Un terzo di queste è stato demolito, due terzi venduti o destinati ad altri scopi. Secondo uno studio poi più di 500 chiese chiuderanno in Olanda nel prossimo decennio. Al riguardo il presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa, card. Angelo Bagnasco, ha osservato: "Si tratta di individuare insieme in Europa i criteri per affrontare le singole situazioni che sfuggono all'omologazione. La sfida è seria: necessaria e giusta una riflessione comune che però tenga conto della diversità dei singoli paesi". 

CHIESE CHIUSE IN EUROPA, DATI IMPIETOSI

l fenomeno delle chiese dismesse è cominciato da diversi anni nel Nord dell'Europa per poi espandersi allo zoccolo duro del cattolicesimo come Italia, Francia e Spagna. Tutto, come detto, parte dalla Scandinavia. In Svezia ormai meno del 5 per cento dei cittadini frequenta regolarmente la chiesa. Percentuale che scende al 3 per cento in Norvegia. In Danimarca circa 10 mila persone hanno abbandonato la chiesa nel giro di soli tre mesi, tra aprile e giugno 2016, in seguito a una massiccia campagna pubblicitaria promossa dalla società atea, una delle associazioni che riceve più fondi privati nel paese. Ma la decristianizzazione ha rapidamente preso piede anche più a Sud. In Olanda la gerarchia cattolica stima di dover dismettere due terzi delle proprie chiese cattoliche entro il 2025. E quelle protestanti non se la passano certo meglio. Anche in Belgio centinaia di chiese chiudono e vengono riconvertite. Solamente a Bruxelles oltre 100 luoghi di culto rischiano la chiusura. Non sta certo meglio la chiesa anglicana. Il numero dei non religiosi ha ampiamente superato quello dei religiosi in tutta la Gran Bretagna. Tra il 2012 e il 2014 la percentuale di britannici che si identificano come anglicani è scesa dal 21 al 17 per cento. Dati che hanno fatto prevedere ad alcuni esperti che entro 15 anni l'anglicanesimo sarà praticamente sparito.

ANCHE IN ITALIA LE CHIESE DIVENTANO MOSCHEE

Continuando a spostarsi verso Sud le cose non migliorano, anzi. In Austria, paese dalla grande tradizione cattolica, addirittura il 75 per cento delle parrocchie rischia la chiusura. L'arcidiocesi di Vienna ha avviato un drammatico piano di ridimensionamento che la porterà a contare 150 parrocchie al posto di 660. Non mancano solo i fedeli, ma anche i preti, tanto che da tempo è permesso officiare i funerali a semplici fedeli preparati e dotati di alcuni prerequisiti fondamentali. Pratica che si è diffusa anche in Italia, in particolare nella diocesi di Bolzano e Bressanone. D'altronde la scarsità di clero è un problema tanto quello della scarsità di fedeli. Restando alla diocesi di Bolzano e Bressanone, entro 20 anni si stima che i sacerdoti scenderanno da 177 a 50. un problema riscontrabile in centinaia di diocesi in tutta Europa. E qualche volta le chiese diventano moschee, come dimostra il recente caso in Lombardia in cui una chiesa finita all'asta è stata assegnata alla comunità islamica. In questo contesto si inserisce anche la possibile apertura al sacerdozio a figure nuove come uomini sposati. Un'ipotesi che fino a qualche anno fa sembrava fantascienza ma che invece non appare più così impossibile.