Cronache
Colosseo, il vandalo si pente: "Non sapevo che fosse antico"
Il 31enne residente in Inghilterra rischia 2-5 anni di reclusione e una multa di 2.500-15.000 euro
Colosseo, il turista che ha sfregiato le mura dell'Anfiteatro Flavio chiede scusa: "Solo dopo il fatto ho appreso dell'antichità del monumento"
Ha destato grande indignazione il caso di Ivan Danailov, il turista straniero che ha inciso sui muri del Colosseo il suo nome e della fidanzata come "gesto d'amore". Il 31enne di origini bulgare ma residente in Inghilterra aveva sfregiato il monumento simbolo di Roma scrivendo con le chiavi "Ivan+Hayley 23". Danailov ha inviato una lettera di scuse, con un colpevole ritardo, alla Procura di Roma, al sindaco e al Comune dimostrando più che pentimento la sua totale ignoranza.
Colosseo, il vandalo si scusa ma dimostra solo la sua ignoranza: "Non sapevo fosse un monumento antico"
"Consapevole della gravità del gesto commesso - scrive il vandalo del Colesseo - desidero con queste righe rivolgere le mie più sentite e oneste scuse agli italiani e a tutto il mondo per il danno arrecato a un bene che, di fatto, è patrimonio dell'intera umanità. L'uomo poi liscia il pelo al sindaco Gualtieri e al Campidoglio sottolineando come con "dedizione, cura, sacrificio custodiscono l'inestimabile valore storico e artistico del Colosseo". Danailov poi accampa la più comica delle scuse per il suo gesto sconsiderato: "Ammetto con profondissimo imbarazzo che solo in seguito a quanto incresciosamente accaduto ho appreso dell'antichità del monumento".
Basterà una lettera a rabbonire i vertici della Capitale che vogliono giustizia? Secondo quanto racconta l'avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente Camere Penali Internazionali e nominato da Danailov come suo difensore di fidcuia insieme a Maria Valentina Micheli, l'uomo per il suo atto vandalico rischia da 2 a 5 anni di reclusione e una multa da 2.500 a 15.000 euro.