Cronache
Coniugi uccisi nel brindisino: il fratello killer Cosimo Calò ai domiciliari
Con il braccialetto elettronico Cosimo Calò è tornato nella propria abitazione, a Carovigno. Esito autopsia a settembre. Richieste perizie per nuovi testamenti
I misteri: successione mortis causa e nuovi testamenti saltati fuori
Ma sarà servita davvero questa mattanza del fratello e della cognata? Si apre, quindi, il capitolo relativo alla successione mortis causa: si è trattato di commorienza o di morte prima di Tonino e poi di Caterina? Perché nel secondo caso a beneficiare dei 2/3 dell’eredità sarebbero i parenti di Caterina Martucci.
A stabilirlo sarà l’esito dell’autopsia per la quale il pm titolare del fascicolo, Francesco Carluccio, ha incaricato il medico legale Domenico Urso di effettuare gli accertamenti tecnici irripetibili con altri due consulenti tecnici, ossia la biologa Giacoma Mongelli, esperta in analisi su dna e liquidi biologici e l’ingegnere Riccardo Ramirez, esperto in balistica. I risultati, ha dichiarato il medico Urso ad Affari Italiani, saranno depositati entro il mese di settembre.
Altro mistero da chiarire, inoltre, è quello relativo ai testamenti olografi saltati fuori nei mesi successivi alla mattanza, compreso quello che sembrerebbe esser stato scritto dalla madre dei fratelli Calò. E per cui il pm ha disposto ulteriori perizie calligrafiche. Tuttavia, ammesso che esista un testamento vero, il fratello Carmelo non erediterebbe nulla a causa del proprio passato economico finanziario opaco, motivo per cui intestava tutto al fratello Tonino.
Ai posteri l’ardua sentenza. Questa rappresenterebbe, dunque, la sconfitta di Carmelo che per tutta la vita ha gestito e organizzato le questioni familiari con l’atteggiamento di prepotenza contestato da Cosimo e che l’avrebbe portato all’esasperazione, tanto da commettere un duplice omicidio. Si sarebbe così conclusa la vendetta economica di Cosimo che, non riuscendo a uccidere Carmelo, l’avrebbe lasciato a mani vuote.