Consip, l'inchiesta sulle sentenze comprate dà ragione a Romeo
L'inchiesta sulle sentenze pilotate svela almeno un appalto Consip "manovrato"
Corruzione: pm, sentenze aggiustate al Consiglio Stato su Consip
Sono almeno tre le sentenze 'aggiustate' che la Procura di Roma ritiene attribuibili all'ex presidente di sezione del Consiglio di Stato, Riccardo Virgilio, indagato per corruzione in atti giudiziari nell'inchiesta. Stando a quanto accertato dai procuratori aggiunti Paolo Ielo, Rodolfo Sabelli e Giuseppe Cascini, Virgilio (oggi in pensione) avrebbe 'pilotato' tre sentenze che hanno inciso a favore dei clienti degli avvocati Pietro Amara e Giuseppe Calafiore (indagati in concorso con il magistrato). Tra i clienti figura una societa' del gruppo vicino all'imprenditore Ezio Bigotti che, nell'ambito delle gare Consip, ha ottenuto il via libera a un appalto per complessivi 388 milioni di euro. Bigotti, tra l'altro, è considerato vicino a Denis Verdini.
CONSIP, ROMEO AVEVA RAGIONE?
Non possono dunque che tornare alla mente le parole dell'imprenditore Alfredo Romeo, prima arrestato e poi scarcerato proprio nell'ambito dell'inchiesta Consip e che da subito aveva parlato di altri gruppi imprenditoriali come quelli che governavano davvero gli appalti Consip. "Deve ritenersi - scrive il gip - che Riccardo Virgilio, nella sua qualita' di presidente della IV sezione del Consiglio di Stato, abbia messo a disposizione la sua funzione nella gestione delle procedure Ciclat ed Exitone (riconducibili al gruppo Sti di Ezio Bigotti), venendo meno al proprio dovere di imparzialita' e ricevendo per tale condotta una concreta utilita' consistente da un lato nella messa a disposizione da parte di Piero Amara e Giuseppe Calafiore di uno strumento societario maltese dove veicolare i 751mila euro, da lui detenuta su un conto svizzero, e dall'altro nell'emissione da parte degli stessi di fidejussioni personali a garanzia del capitale investito". Per il giudice, quindi, "sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di corruzione in atti giudiziari a carico di Virgilio, Amara e Calafiore".