Cronache

Tangenti, spunta anche il nome della Comi. Sentita l'ex compagna di Salvini

APPALTI. COMI (FI): MIA SOCIETA' NIENTE A CHE SPARTIRE CON INCHIESTA

Tra le società sulle quali si è appuntata l'attenzione dei pm della Dda di Milano che stanno indagando su un presunto giro di tangenti, corruzione e finanziamento illecito c'è anche una "società riconducibile a Lara Comi". Lo si legge in un passaggio delle 1256 pagine della richiesta di custodia cautelare inviata dai pm milanesi al gip Roberta Mascarino. La società dell'eurodeputata azzurra, da quanto emerge dalle carte dell'inchiesta, avrebbe ottenuto dei "contratti di consulenza" tramite Gioacchino Caianiello, ex coordinatore di FI a Varese e ritenuto il "burattinaio" di un presunto sistema corruttivo. "Contratti di consulenza da parte dell'ente Afol città metropolitana" per un "totale di 38.000 euro".

APPALTI. COMI (FI): MIA SOCIETA' NIENTE A CHE SPARTIRE CON INCHIESTA

"Nel bel mezzo della mia campagna elettorale per le prossime elezioni europee leggo con stupore che un dispaccio di agenzia pubblica col condizionale la notizia del presunto coinvolgimento nella nota inchiesta in corso di una 'societa' riconducibile a Lara COMI' e di una 'societa' di Lara COMI' asserita destinataria di consulenze oggetto di indagine. Devo infatti precisare che l'unica mia societa' di comunicazione e' la Premium Consulting regolarmente denunciata all'interno della Dichiarazione di interessi finanziari dei deputati lettera D), a norma del Regolamento del Parlamento europeo e consultabile pubblicamente sulla pagina web del Parlamento europeo all'interno della voce 'dichiarazioni' presente sulla mia scheda di deputato. Tale societa' non ha nulla a che spartire con le consulenze sotto inchiesta e non ve ne e' nessun'altra a me riconducibile". Lo dice Lara COMI, europarlamentare di Forza Italia e vicepresidente del Gruppo PPE.

Sentita come teste l'ex compagna di Salvini

Giulia Martinelli, ex compagna di Matteo Salvini e capo segreteria del Presidente della Lombardia Attilio Fontana, e' stata sentita come teste oggi dai pm della Dda di Milano nel filone di indagine in cui il Governatore risponde di abuso d'ufficio per un incarico in Regione a Luca Marsico, suo ex socio di studio. Da quanto si e' saputo, gli inquirenti hanno cominciato anche gli accertamenti su una consulenza da 8 mila euro data sempre a Marsico da Fnm.

Tangenti: primo imprenditore collabora con pm Milano

C'e' un primo imprenditore che ha iniziato a collaborare con i pm della Dda di Milano nell'inchiesta su un sistema di corruzione, appalti pilotati e finanziamenti illeciti che due giorni fa ha portato a 43 misure cautelari. L'imprenditore di una societa' partecipata del Varesotto si e' presentato oggi in Procura come teste, ma gia' col suo avvocato al seguito, ha iniziato a rendere dichiarazioni autoaccusatorie e utili alle indagini ed e' stato, dunque, indagato per corruzione.