Cronache

Corea del Sud, Seul: primo caso di peste suina africana al confine col Nord

Corea del Sud, Seul conferma il primo caso di peste suina africana al confine con il Nord: è allarme

Il governo sud-coreano ha confermato il primo caso di peste suina africana nel Paese, in un allevamento vicino al confine con la Corea del Nord, nella località di Paju, e come misura precauzionale, verranno abbattuti quattromila maiali in tre allevamenti, tra cui quello dove è stato registrato il decesso di un esemplare a causa del morbo. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura di Seul, Kim Hyeon-soo. “Faremo i nostri sforzi per impedire il diffondersi della peste suina africana”, ha detto il ministro, citato dall’agenzia di stampa Yonhap, e ispezioni e disinfezioni sono previste in 6300 allevamenti in tutto il Paese. 
    

Il primo caso di peste suina africana giunge a quattro mesi dal primo caso di questa malattia letale per i maiali, ma innocua per l’essere umano, a essere registrato in Corea del Nord, in una fattoria al confine con la Cina. Il morbo si è diffuso dagli allevamenti cinesi a partire da agosto 2018, diffondendosi in tutte le province del Paese asiatico, con ricadute visibili anche negli ultimi dati: il prezzo della carne di maiale, in Cina, ha subito un’impennata del 46,7% su base annua ad agosto scorso, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ufficio nazionale di Statistica di Pechino, e il governo cinese ha approvato sussidi fino a  cinque milioni di yuan (circa 640 mila euro) per la costruzione di allevamenti di grandi dimensioni. Sempre ad agosto scorso, la popolazione di maiali della Cina era calata del 37,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale stimato di oltre cento milioni di esemplari in meno. Oltre alla Cina e alle due Coree, altri casi di peste suina africana sono stati rilevati anche nelle Filippine, in Vietnam e in Mongolia.